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Euro 2016: Hodgson ha trovato gli eredi di Gerrard e Lampard, sorpresa Rooney

Dier, Lallana e Alli rubano l’occhio nella sfida Inghilterra-Russia: una nuova generazione di centrocampisti di talento. E intanto Rooney si reinventa regista.
A cura di Mirko Cafaro
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Che l'Inghilterra e Roy Hodgson stessero coltivando una nuova generazione di talenti era parso evidente sin da un anno prima l'Europeo. Il ct inglese, da tempo alle prese con un difficile ricambio generazionale in ogni reparto, nell'ultima stagione ha ricevuto un ottimo assist dalla Premier League e in particolare dalle big (Tottenham su tutte), da sempre meno restie delle italiane a lanciare e puntare con decisione su talenti anche in giovanissima età. I primi effetti di questa raccolta si sono visti ieri, nell'esordio in Francia (qui i gironi di Euro 2016), contro la Russia soprattutto a centrocampo, dove gli inglesi hanno schierato contemporaneamente Eric Dier, Dele Alli, Raheem Sterling, due del '94 (primo e ultimo) e un '96.

Gli eredi di Gerrard, Lampard e Beckham, insomma, si sono palesati ieri sul palcoscenico britannico, mostrando grande talento ma anche qualche ingenuità di troppo (1-1 subito dalla Russia nel finale). La sensazione, tuttavia, è che si sia trattato solo di un incidente di percorso. I margini di miglioramento sono molto ampi e inoltre accanto ai tre enfant prodige ha fatto un figurone pure il non più giovanissimo Adam Lallana (classe '88 del Liverpool), decisivo con le sue frequenti scorribande e tra i migliori in campo secondo stampa (le pagelle di Inghilterra-Russia) e commentatori sportivi.

Al resto ci ha pensato l'autore del gol Dier, inglese di nascita ma cresciuto in Portogallo dall'età di 7 anni sino ai 20, quando è stato restituito ai campi della Regina dalla grande intuizione di Franco Baldini, che lo ha prelevato dallo Sporting Lisbona. Molto bene anche Rooney nell'insolita posizione di regista d'attacco, che non gli ha impedito però di arrivare al tiro in diverse occasioni impegnando severamente Akinfeev.

Nota a margine anche per il ringiovanimento in corso della difesa inglese. La strada è ancora lunga perché mancano ricambi all'altezza della vecchia guardia di centrali (Corluka e Cahill su tutti), ma Smalling (classe '89) del Manchester United, Danny Rose ('90) e Kyle Walker ('90) del Tottenham sono lì a segnalare che qualcosa si sta già muovendo, ma serve il coraggio di trovare qualche coetaneo degli emergenti di metà campo.

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