Equilibrio e contropiede, muro Juve: Buffon imbattuto da 621′ con 6 clean sheet di fila
Nico Pareja del Siviglia. E' lui ad aver segnato l'ultimo gol in Champions League alla Juventus: accadeva una vita fa, a novembre del 2016 quando ormai i bianconeri avevano messo in cassaforte il primato nel girone di qualificazione. Da allora – compresa l'ultima gara del Gruppo H contro la Dinamo – la squadra di Allegri ha alzato il muro davanti a Buffon che è riuscito a tenere la porta inviolata per 6 match e 621 minuti complessivi. Da settembre a oggi, per tutta l'avventura in Coppa, sono 9 invece i match mandati in archivio con un ‘clean sheat'. Contro la fortezza della BBC (costituita da Bonucci, Barzagli e Chiellini) sono andati a sbattere di volta in volta il Porto e le sue stelline, il Barça con la sua ‘MSN' e adesso anche il fenomeno Mbappé assieme al ‘Tigre' Falcao.
Squadra compatta. Non è solo questione di ‘garra' e di formazione piazzata in campo come una falange, schieramento che tanto piace al ‘Cholo' ma è stato scompaginato dalla furia di Cristiano Ronaldo. La capacità tattica di Allegri ha portato in dote una nuova identità difensiva fondata sull'equilibrio e sul sacrificio anche di calciatori come Mandzukic e Dani Alves (decisiva la sua posizione contro il Monaco). Una crescita complessiva che ha coinvolto anche i nuovi come Alex Sandro e Pjanic (divenuto calciatore di lotta e di governo nel cuore della mediana).
Buffon da Pallone d'Oro. Il numero uno della Juventus e della Nazionale lo meriterebbe come riconoscimento alla carriera. Dovesse alzare la Champions al cielo sotto le stelle del Galles allora avrebbe maggiori possibilità di scalzare dal trono Cristiano Ronaldo. Nel Principato è arrivato il sesto ‘clean sheet' consecutivo per Gigi Buffon che ha neutralizzato i ‘fenomeni' monegaschi riportandoli sulla terra. A 39 anni e con la voglia di stupire ancora almeno fino al Mondiale 2018 in Russia, il numero uno bianconero sa che questa è l'ultima possibilità di conquistare un Trofeo così importante.
