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El Shaarawy: “Incazzato per le panchine, fuori per scelta tecnica”

Milan, lo sfogo del Faraone deluso per le scelte di Inzaghi: “Sto bene e sono pronto come lo ero anche nelle scorse settimane”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre partite, appena 170 minuti giocati: 90 con la Lazio, 66 con la Juventus e poco più d'un quarto d'ora contro il Chievo. L'anatema del Faraone che si dice "incazzato per le panchine" fatte finora si spiega con l'impiego col contagocce che Pippo Inzaghi ha riservato a El Shaarawy. La partita del Bentegodi di Verona s'innesta in questa situazione difficile, al limite della tensione con l'ala rossonera che vuole spiccare il volo e riprendersi quel posto di titolare nel'attacco del Milan che prima la malasorte e infortuni gli hanno portato via e poi le scelte tecniche dell'allenatore. Decisioni che non ha digerito, gli sono rimaste sullo stomaco… e allora l'ex Genoa approfitta dell'evento Samsung organizzato al Mondadori Megastore di via Marghera (a Milano) per togliersi il peso che gli grava addosso. Il messaggio che manda è forte e chiaro, difficile fraintendere il senso delle sue parole: "Sono un po’ dispiaciuto e anche un po' incazzato per essere stato così tanto in panchina – ha ammesso El Shaarawy, che sa di doversi confrontare con compagni di squadra altrettanto pronti per la maglia da titolare -. In questa stagione c’è molta concorrenza in squadra". 

Verona, campo che in passato è stato avaro di soddisfazioni per i rossoneri. Per il Faraone invece può essere l'inizio della rivincita contro tutto. "Per quanto mi riguarda, sto bene e sono pronto come lo ero anche nelle scorse settimane. Inzaghi mi conosce bene e sa qual è il mio valore". E allora perché è stato tenuto ai margini dall'undici titolare? "L’esclusione nelle ultime tre partite è avvenuta per scelta tecnica dell'allenatore – ha aggiunto – ma quando mi verrà data l'opportunità di giocare non perderò l'occasione per mostrare qualità e grande voglia di fare bene". Niente maglia di titolare con il Milan, poche possibilità di riconquistare anche la divisa della Nazionale. Anche il ct Conte ha rivolto il proprio sguardo altrove nelle convocazioni fatte di recente, compreso il doppio impegno con Azerbaijan e Malta. "Il gol? Mi manca, ma considero più importante riprendermi il posto da titolare e tornare in Nazionale".

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