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El Shaarawy e Pazzini abbattono il Toro. Buona l’ultima a San Siro per il Diavolo

Nell’ultima partita a San Siro, il Diavolo vince 3-0 divertendo e si congeda dal proprio pubblico dopo una stagione da dimenticare. Serata speciale per El Shaarawy, autore di una doppietta, e per Pazzini al 100esimo gol in Serie A.
A cura di Alberto Pucci
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San Siro saluta Inzaghi e si appresta a voltar pagina. L'ultima partita casalinga contro il Torino, è stata l'occasione giusta per dire addio al "Super Pippo" rossonero e ad alcuni giocatori che, dalla prossima stagione, non vestiranno più la maglia milanista. A poche ore dal viaggio in Spagna di Adriano Galliani, per la "mission impossible" di riportare Carlo Ancelotti a Milano, e davanti agli occhi di Antonio Conte seduto in tribuna, il Diavolo si è congedato nel migliore dei modi vincendo, mostrando un gioco a tratti convincente e una buona condizione atletica di fronte ad una squadra in salute. Chiusa la pratica Torino, ora per il club milanese comincia un'altra partita, decisamente più importante.

C'è da scegliere il nuovo allenatore e gettare le basi per la rinascita rossonera. Una ricostruzione che passerà inevitabilmente da almeno 3/4 innesti di valore assoluto e dalle poche certezze viste anche stasera a San Siro. Giocatori come El Shaarawy, Poli, van Ginkel e anche il giovane Mastalli, ad esempio, saranno certamente utili per chi avrà il compito di riportare in alto il povero Diavolo "ammirato" in questo campionato. Per il Torino, invece, il sogno Europa League si spegne proprio sul finale. Una delusione che, però, non deve macchiare quanto di buono messo in mostra in stagione dall'undici di Giampiero Ventura.

Con in campo dal primo minuto El Shaarawy, l'undici di Pippo Inzaghi ha cercato di far valere subito la propria voglia di riscatto, dopo la pesante sconfitta rimediata a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Dopo dieci minuti di sostanziale equilibrio, è stato il Torino a rendersi pericoloso con una bella discesa di Bruno Peres e una conclusione deviata in angolo di El Kaddouri. Al 18esimo, però, arrivava il gol dell'uomo più atteso della partita: El Shaarawy. L'attaccante rossonero, lasciato solo dalla difesa granata, controllava il pallone al limite dell'area e fulminava Padelli con un destro preciso.

La reazione della squadra di Ventura arrivava ad un soffio dalla mezzora, ancora con Bruno Peres. Il brasiliano prendeva in velocità la difesa milanista e metteva in mezzo, dove Paletta allontanava con qualche patema di troppo. Al 37esimo, complice l'errore del centrocampo del Toro, Pazzini ed El Shaarawy costruivano la chance per il raddoppio: sfruttata male dal Faraone con una conclusione sbilenca sul fondo. A tre minuti dal riposo, l'ultima emozione del primo tempo: Zaccardo stendeva Molinaro lanciato solo davanti ad Abbiati, rimediando il rosso diretto e lasciando in dieci il Milan.

Rientrato in campo senza Inzaghi, espulso durante il rientro negli spogliatoi per aver (presumibilmente) protestato troppo contro l'arbitro Valeri, e Mexes al posto di Alex, il Milan ha raddoppiato al 12esimo con il 100esimo gol in Serie A di Giampaolo Pazzini, arrivato su calcio di rigore. Penalty conquistato da van Ginkel che, entrato in area, veniva steso da Molinaro con conseguente decisione dell'arbitro e rosso anche per il difensore granata. Con il Torino ormai sfiduciato, il Diavolo infieriva otto minuti più tardi: splendido triangolo tra El Sharaawy e van Ginkel, con l'attaccante che chiudeva in rete per la sua doppietta personale prima della sostituzione con Zapata.

I restanti minuti del match, sono serviti solo per la passerella finale del Diavolo di fronte ai soliti (e pochi) "aficionados" delle tribune del Meazza. Tifosi che hanno potuto applaudire anche il buon esordio del giovane Mastalli: entrata un quarto d'ora dal termine e subito pericoloso con un tiro deviato in angolo. Grazie alla parità numerica in campo e al triplice vantaggio, i ragazzi di Filippo Inzaghi hanno chiuso con tranquillità la sfida rischiando raramente (da segnalare solo un miracolo di Abbiati su El Kaddouri al 40esimo) e concedendosi anche qualche altra ripartenza pericolosa. La vittoria contro il Torino ha ricordato, per alcuni versi, l'esordio felice contro la Lazio dell'agosto dello scorso anno. Un ricordo che, però, può solo generare rimorsi e rimpianti per un campionato chiuso fuori dall'Europa e lontano anni luce dalle posizioni di vertice.

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