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Il nuovo Milan cinese: tutti gli incarichi, ma il closing può slittare di un mese

A pochi giorni dalla conclusione trattativa per la cessione del Milan al consorzio Sino-Europe Sport, sembra delineato il nuovo quadro dirigenziale in cui Berlusconi dovrebbe ricoprire il ruolo di presidente onorario. Fininvest fiduciosa ma il consorzio SES ha chiesto un’ulteriore proroga di un mese per arrivare al closing in cambio del versamento di una nuova caparra di altri 100 milioni la prossima settimana.
A cura di Marco Beltrami
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Il conto alla rovescia sta per finire in casa Milan. Venerdì potrebbe essere una giornata storica per la società rossonera con il tanto atteso closing che dovrebbe sancire il cambio ai vertici del club e la nascita di una nuova dirigenza cinese. Le ultime indiscrezioni sulla trattativa per la cessione del Milan al consorzio Sino-Europe Sport arrivano dalla Gazzetta dello Sport, e raccontano di un’importante novità. Dopo la fumata bianca, Silvio Berlusconi sembrerebbe pronto a rimanere al vertice del Milan nelle vesti però di presidente onorario.

Una prospettiva che rappresenterebbe un cambio nei piani dell’ex Cavaliere che ha un legame ovviamente fortissimo con una società che ha contribuito a portare sul tetto del mondo. Per adesso, però, ottimismo a parte, resta la realtà dei conti: ovvero, entro venerdì gli investitori cinesi dovranno versare i 320 milioni previsti negli accordi tra le parti per acquisire l'intero pacchetto azionario.

Il nuovo CdA rossonero, i nomi

Si delineano anche i contorni del nuovo Consiglio d’amministrazione che dovrebbe vedere nel ruolo di vice presidente Yonghong Li, di Ad l’ex di Juve, Napoli e Inter Marco Fassone, e poi Han Li, e gli italiani Roberto Cappelli e Marco Patuano. Il primo vicino ai vertici di Unicredit ha conquistato la popolarità già nella cessione della Roma agli americani, mentre il secondo ha un passato nella Telecom come Amministratore delegato. Regna il silenzio invece sugli investitori presenti sulla lista del fondo Sino-Europe Sport, sui quali ha provato a fare chiarezza in passato Il Sole 24 ore e tra cui spiccherebbero una banca come la China Industrial Bank Asset Management, capace di capitalizzare 40 miliardi di euro con beni per 780 miliardi di euro, e la China Huarong Asset Management, una finanziaria di gestione patrimoniale con beni per 145 miliardi di euro.

Il possibile ruolo di Yonghong Li

Non è da escludere inoltre un ruolo più importante da parte del solo Yonghong Li. Secondo quanto riportato da Marco Bellinazzo nel corso della trasmissione “Tutti Convocati”, potrebbe non essere un consorzio a prendere la guida del Milan ma solo Li che relegherebbe gli altri al ruolo di finanziatori. Una situazione che potrebbe spingere l’imprenditore a chiedere un’ulteriore rateizzazione dell’ultimo pagamento. Queste le parole del collega: “Per l'ennesima volta sembrava tutto fatto, ma nell'imminenza del closing vengono fuori dei problemi. Per quanto riguarda il versamento si sta discutendo su una possibile rateizzazione del pagamento dei 320 milioni: una parte abbondante subito, il resto verrebbe pagato più avanti".

Il closing e lo slittamento

Fininvest ha convocato per il 3 marzo 2017 l'Assemblea dei Soci alle ore 09.30 presso Casa Milan (via Aldo Rossi 8, Milano). La situazione è che si può arrivare a una ulteriore proroga o alla cessione immediata. Tutto dipende da Sino Europe Sports che ha chiesto un'ulteriore proroga di un mese per arrivare al closing in cambio del versamento di una nuova caparra di altri 100 milioni la prossima settimana.

Cosa può accadere? Secondo Sportmediaset sarebbe quattro le strade percorribili: 1) Sino-Europe Sports versa i 320 milioni di euro per il closing e acquisisce il 99,93% del Milan; 2) verrebbe concessa una nuova proroga di un mese con i cinesi che verserebbero gran parte della somma precedentemente pattuita, eccezion fatta per un ultimo bonifico (da 60 milioni circa) da pagare in un altro momento; 3) la trattativa salta, in tal caso Berlusconi potrebbe tenersi i 200 milioni che i cinesi hanno già versato; 4) una nuova intesa potrebbe far sì che i capitali già versati divenito in una percentuale di azioni.

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