511 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ecco cosa rischiano i club invischiati nello scandalo Calcioscommesse

Dopo gli arresti eccellenti, gli ordini di custodia cautelare e le perquisizioni, i club coinvolti nello scandalo “New Last Bet” attendono di conoscere il loro futuro sportivo: stanno, infatti, per arrivare punizioni esemplari anche per le società coinvolte. A tremare, ci sarebbe anche la Juventus di Antonio Conte.
A cura di Alberto Pucci
511 CONDIVISIONI
Calcioscommesse, conferenza stampa del Procuratore Roberto Di Martino

A poche ore dalla bufera che si è abbattuta sul calcio italiano, il tifoso s'interroga sul futuro dei club coinvolti nell'inchiesta. Un'orizzonte che pare per niente sereno, quello delle società tirate in ballo, attese da penalizzazioni, retrocessioni ed eventuali esclusioni da tornei europei. Come ha candidamente dichiarato De Rossi ("E' peggio del 2006"), ci troviamo di fronte ad una versione aggiornata, corretta e più "torbida" dello scandalo che colpì Moggi & co., con l'aggravante che, in quegli anni, certe "regole" non erano ancora state scritte e di conseguenza determinate esclusioni, neanche prese in considerazione. Non sarà, infatti, soltanto la giustizia sportiva italiana ad andarci giù in maniera pesante. Anche l'Uefa punirà pesantemente i club coinvolti. Lo farà avvalendosi di una norma del 2007, che recita in maniera molto chiara che: "Per giocare le coppe, un club non deve essere coinvolto direttamente e/o indirettamente in nessuna attività volta ad influenzare il risultato di incontri nazionali o internazionali".

La Capitale nel terrore – Dopo l'arresto di Mauri, la situazione in casa Lazio è davvero pesante. Poca la voglia di parlare e molta la paura. Paura di gettare al vento ciò che si è costruito con fatica nella scorsa stagione. Sgombriamo subito il campo dagli equivoci e "togliamoci il dente": la Lazio, quasi certamente, perderà la possibilità di giocare in Europa League. Al di là dei punti di penalizzazione (si parla, addirittura di dodici) e del campionato dal quale toglierli (più probabile il prossimo), l'esclusione dall'Europa arriverebbe a causa della norma Uefa, sopra citata. Poco conta, secondo l'istituzione europea del football, se ci sarà o meno una sanzione della giustizia sportiva italiana. Basta essere "semplicemente" coinvolti per cadere in tale punizione. Ne sanno qualcosa in Turchia dove, l'anno scorso, il Fenerbahce venne escluso dalla Champions League per problemi simili. Inutile dire che, come nel caso di Cristiano Doni, la storia di Stefano Mauri potrebbe essere vicina alla fine. Se verrà confermata l'accusa, sulla carriera del capitano della Lazio scenderebbero i "titoli di coda": un vero peccato (per ciò che stava dando in campo) e, allo stesso tempo, una vera "stupidata", se prendiamo in considerazione ciò che di buono e fortunato la vita a riservato a lui (e a molti altri).

Roma-Siena - Serie A Tim 2011/2012

Siena e Lecce (e le altre) tremano – Siena e Lecce inutile dirlo, sono messe male, malissimo. In maniera diretta, o per quella "famosa" responsabilità oggettiva che nel calcio sta facendo più danni che altro, i due club ci sarebbero dentro "fino al collo". La gravità delle sanzioni, dipenderà dai risvolti investigativi e dall'eventuale coinvolgimento dei dirigenti di queste società. Verranno prese in considerazione anche le recenti ammissioni di Stefano Ferrario, ex Lecce: dichiarazioni che inguaierebbero i salentini. Nel caso di illecito da parte dei giocatori, senza coinvolgimenti societari, i club rischierebbero alcuni punti di penalizzazione (probabilmente da scontare il prossimo anno). Nella peggiore delle ipotesi (presidenti e dirigenti "beccati" con le mani nella marmellata) le sanzioni potrebbero essere più dure e arrivare a retrocessioni dirette. Siena e Lecce, nello specifico, rischiano tantissimo, poichè ad essere coinvolti non sarebbero solo i calciatori ma ci sarebbero anche gli stessi dirigenti. Il "condizionale" è ovviamente d'obbligo in questi casi, così come è obbligatorio attendere le sentenze, prima di lanciarsi in giudizi e ipotesi sulle possibili sanzioni. Anche il Genoa, con Criscito e Sculli sotto accusa, ed il Chievo, rischiano molto. Se venisse provato il coinvolgimento diretto di alcuni loro giocatori, scatterebbero penalizzazioni pesanti che potrebbero, nel caso del Genoa, penalizzare la squadra con la retrocessione. Un problema, quello dei punti "in meno", che potrebbe toccare anche il Novara e, ancora una volta, l'Atalanta: società deferite nella prima tranche dell'inchiesta. I punti che verranno "tolti" dalla giustizia sportiva saranno in ogni caso più di 3 e proporzionali al numero delle partite "truccate"e al loro risultato, così come venne applicato nei confronti dei bergamaschi nella stagione scorsa.

Conferenza Stampa Andrea Agnelli e Antonio Conte

Perchè anche la Juventus – A rigor di logica (quella dell'Uefa), anche la Juventus rischierebbe di brutto. Dopo il coinvolgimento di Conte (che, in caso di conferma della sua colpevolezza, potrebbe venir squalificato) e di Bonucci, la Champions League potrebbe, addirittura, non essere più così certa per i campioni d'Italia. Siamo di fronte, ad un possibile caso "europeo" davvero tragicomico.

“ Ho sempre mostrato onestà e integrità in ogni situazione! ”
Antonio Conte
Anche se la sparata di Carobbio, con la quale tirerebbe in ballo l'ex allenatore del Siena, risale (appunto) ai tempi in cui Conte guidava la squadra toscana, l'Uefa potrebbe comunque intervenire e applicare il suo "personale" regolamento, escludendo i bianconeri. Un'ipotesi particolarmente "fiscale", rigettata anche dalla Figc che ha subito spiegato che chiarirà tutto e prenderà le difese davanti a Platini ed al suo "direttivo". Scudetto e futuro europeo, sembrano comunque salvi. Sembra davvero improbabile una decisione contraria, anche se non sarebbe da escludere una piccola penalizzazione, o un'ammenda, per il club torinese: un "cazziatone" che la Juventus, in confronto a ciò che si ventilava, prenderebbe volentieri.

Moratti alla finestra – In questo "tourbillion" di possibili penalizzazioni ed esclusioni, c'è una società che osserva interessata ciò che accade: l'Inter di Massimo Moratti. E' corsa voce, nelle ultime ore, di un possibile scenario tanto eclatante, quanto fantascientifico: l'eventuale partecipazione nerazzurra alla prossima Champions League al posto dell'Udinese. Dato che, una delle gare sotto lente sarebbe Udinese-Bari, dove alcuni giocatori (Bonucci, Masiello, Pepe) avrebbero commesso l'illecito e dato che, in caso di provata combine, anche l'Udinese potrebbe venir penalizzata, l'Inter potrebbe approfittarne, prendendo il posto dei friulani. Classifica finale alla mano, con la Lazio inguaiata e il Napoli anch'egli sotto "tiro" (per la confessione resa alla procura di Napoli da Gianello, portiere di riserva, che ammette la tentata combine in Sampdoria-Napoli), sarebbero proprio Zanetti e compagni a beneficiare di questo "Tetris" europeo. Anche se si è parlato (e molto) del possibile "over" di Inter-Lecce (per la quale è indagato Bobo Vieri), a quanto pare il club nerazzurro risulterebbe estraneo ad ogni sospetto di combine. "The song remains the same", canterebbe Robert Plant, voce storica dei Led Zeppelin. La canzone è sempre la stessa, ovvero: la storia si ripete. Inter fuori da ogni illecito (così come nel 2006) e "beneficiaria" degli errori altrui. Dopo lo scudetto, siamo di fronte anche ad una possibile coppa di "cartone"?


 
 
511 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views