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E’ Jack Ma l’imprenditore cinese che vuole acquistare il Milan

Tra gli uomini più ricchi al mondo, proprietario dell’Alibaba Group colosso asiatico dell’e-commerce, potrebbe acquisire subito il 70% delle quote ed entro l’anno il restante 30%. Nella trattativa potrebbe esserci spazio anche per Marcello Lippi, come direttore tecnico rossonero.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Cina si avvicina al Milan. Le ultime indiscrezioni arrivano direttamente dall'Asia dove si sta facendo avanti il colosso  dell'e-commerce mondiale guidato da uno degli uomini più ricchi al mondo, Jack Ma, 52 anni, magnate cinese proprietario – tra l'altro – del club di calcio del Guangzhou Evergrande, il più importante e prestigioso del Paese, allenato già da Marcello Lippi. E proprio l'ex Ct della nostra Nazionale potrebbe rientrare nella trattativa visto che per lui ci sarebbe a disposizione un posto da Direttore Tecnico in rossonero. Tutto però è vincolato dalla volontà di Silvio Berlusconi che entro la settimana dovrà dare il proprio benestare. Ci fosse l'ok del patron, l'operazione, già pianificata quasi nei minimi dettagli, permetterebbe al club rossonero di ritrovare fondi importanti in vista della necessaria ristrutturazione.

La cessione del club, i tempi

Da giorni si parla sempre più insistentemente di una cessione – all'inizio parziale, ma entro i 12 mesi totale – del Milan nelle mani di imprenditori asiatici. Un po' come sta accadendo ai cugini nerazzurri, in trattativa serrata con il Suning Group la scorsa settimana presente a Milano per i colloqui di rito con Thohir prima e con Moratti in seguito. Adesso toccherebbe al Milan:  l'esito della trattativa resta comunque vincolato all'assenso del proprietario del club, Silvio Berlusconi. Il presidente non ha ancora sciolto i dubbi sulla formula dell'operazione: l'idea di base sarebbe cedere il 70% delle quote subito ai cinesi e il restante 30 entro un anno.

Berlusconi, addio al Milan dopo 30 anni?

Una posizione non facile per il numero uno milanista che con l'assenso all'operazione sancirebbe la fine di un'era durata 30 anni, in cui il Milan ha vinto di tutto in Italia, in Europa e nel Mondo fregiandosi del titolo di club più titolato. Un'era in cui i rossoneri hanno dominato costruendo cicli straordinari, prima sotto la guida di uno sconosciuto Arrigo Sacchi, poi dell'esperto Fabio Capello, quindi passando attraverso le gestioni di Zaccheroni, Ancelotti, Allegri. Tutti scudettati.

L'impero in Asia di Jack Ma

L'impero di Jack Ma è immenso in Asia. Nel 1999 l'imprenditore cinese ha creato la compagnia Alibabà che oggi  comprende Taobao (l'ebay cinese), Aliplay (sistema di pagamento elettronico), Weibo (il Twitter di Cina) e Alibaba pictures (3 milioni di dollari di investimenti nel settore cinematografico). Un impero immenso che annovera un mercato con 632 milioni di utenti, in espansione. Non solo: Jack Ma ha saputo anche intuire la potenzialità del calcio e nel 2014 ha acquistato il più importante e prestigioso club di calcio del Paese: il Guangzhou, un marchio che è garanzia di successo, grazie ai tre titoli nazionali vinti consecutivamente e alla conquista della Champions d'Asia. Tutto grazie alla sapiente guida di Marcello Lippi che potrebbe non a caso, rientrare nella trattativa quale perfetto anello di congiunzione tra la Cina e il Milan.

La pista alternativa, Hutchison Whampoa

Nelle ultime ore però è spuntato anche un altro pretendente alla proprietà rossonera. Si tratta di Li Ka Shing, il proprietario di Hutchison Whampoa, un gruppo leader nel mondo delle telecomunicazioni. L'imprenditore cinese sta gestendo l’accorpamento tra la 3 e Wind ed è a capo di un vero e proprio impero finanziario. Potrebbe essere una seconda scelta o una valida alternativa. La parola resta sempre e comunque a Silvio Berlusconi il quale dovrà decidere a chi affidarsi per risollevare il club da un passivo di 90 milioni di euro.

Il terzo pretendente, Robin Li re dell'energia alternativa

Una terza pista, sempre cinese, porta ad un altro magnate asiatico, Robin Li considerato secondo i dati Forbes, il sesto uomo più ricco al mondo. E' a capo di un colosso che gestisce l'e-commerce asiatico e ha creato il portale con il motore di ricerca Badu. Soprattutto, è presidente del colosso fotovoltaico Hanergy, patrimonio di quasi 14 miliardi di dollari.

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