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Dybala stende l’Udinese: la Juve in fuga, saluta Roma e Napoli

Lo Stadium continua ad essere un tabù per gli avversari. Anche in una serata meno scintillante del solito, la Juventus è riuscita a battere un’orgogliosa Udinese. Dopo il vantaggio friulano di Jankto, decisiva la doppietta di Paulo Dybala. In panchina si è rivisto Marchisio. Bonucci è entrato nel corso della ripresa.
A cura di Alberto Pucci
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In attesa di volare in Francia ed essere accolta nella tana dell'Olympique Lione, per la terza gara di Champions League, la vecchia signora ha dovuto faticare più del previsto per battere l'Udinese e approfittare del passo falso del Napoli. Forse ancora scioccati dal ricordo della sfida dell'agosto 2015, quando Thereau gelò tutto lo Stadium con il suo gol, la squadra di Allegri è entrata in partita tardivamente e solo dopo la rete dei friulani. Meglio tardi che mai, comunque, per la banda di Allegri. Molto difficile, se non impossibile, uscire indenni dallo Stadium.

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Lo ha dimostrato anche questa sfida che, anche con una Juventus meno brillante del solito, ha dato ancora una volta ragione al tecnico livornese. La vittoria, seppur sofferta, ha così aperto un cratere tra i campioni in carica ed il resto della concorrenza. La Roma, ora seconda forza del torneo, è a meno cinque punti. Il Napoli addirittura a sette lunghezze dai piemontesi. Se questa non è un fuga decisiva, poco ci manca.

La "Joya" rianima la vecchia signora

Tornato a Torino, dopo la disastrosa stagione del 2010/11, Gigi Delneri ha sorpreso i campioni d'Italia mettendo in campo una squadra coraggiosa e per nulla intimorita dalla grandezza dell'avversario. Rivoluzionata dal turnover del proprio tecnico, la Juventus ha avuto una buon occasione con Mandzukic al 26esimo, con il croato che ha mandato alto il pallone dal limite dell'area piccola friulana. La chance bianconera è però rimasta l'unica, prima del vantaggio meritato degli ospiti: bravi ad approfittare del doppio errore di Hernanes e Buffon e a colpire con il primo gol in Serie A del ceco Jankto. A rimettere in piedi un primo tempo che è sembrato stregato sin dall'inizio, ci ha pensato Paulo Dybala. Poco prima dell'intervallo, l'argentino si è infatti inventato il pareggio con una splendida punizione dal limite dell'area che ha beffato Karnezis.

All'Udinese non basta il coraggio

Il secondo gol dell'argentino in campionato, ha dato il via ad una nuova partita. Scesa in campo per il secondo tempo con un'altro piglio rispetto alla prima parte di gara, la Juventus ha subito approfittato del momento magico dell'ex Palermo: prima pericoloso con un'azione personale e poi letale dal dischetto, dopo che l'arbitro aveva giudicato irregolare l'intervento di De Paul su Alex Sandro. Complice un'Udinese intenta a trovare il gol del pari e sbilanciata in avanti, i bianconeri hanno anche avuto la palla del terzo gol con lo stesso Alex Sandro che, undici minuti dopo il vantaggio della "Joya", ha sprecato un colpo di testa facile davanti a Karnezis.

Nei venti minuti finali, dopo l'ingresso in campo di Higuain e Bonucci, l'undici di Delneri ha comunque avuto il merito di osare e di mettere in apprensione la retroguardia juventina: meno brillante del solito, anche per l'assenza di Chiellini e l'iniziale panchina di Bonucci. L'ultimo brivido del match è arrivato nell'area di Buffon: colpo di testa ravvicinato di Felipe e super risposta del numero uno della Juventus a negare un pareggio che, per quello che si è visto in campo, l'Udinese avrebbe anche meritato.

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