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Due papere di Leno, ma la Germania batte 3-2 l’Australia in Confederations Cup

Il portiere del Bayer Leverkusen, che piace a un paio di squadre italiane, non sostituisce bene Neuer e Ter Stegen e con due errori tiene in bilico fino all’ultimo il match. Loew comunque vince con i gol di Stindl, Draxler e Goretzka.
A cura di Alessio Morra
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Soffre, ma vince la Germania sperimentale di Joachim Loew, che nella gara d’apertura della Confederations Cup ha sconfitto per 3-2 l’Australia, vincitrice della Coppa d’Asia. La Germania aggancia al comando del Gruppo B il Cile, che ieri ha sconfitto per 2-0 il Camerun. Decisivi i gol di Stindl, Draxler e Goretzka. L’Australia ha sfruttato le incertezze di Leno, nel mirino di alcuni club italiani, e ha segnato con Rogic e Juric.

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A Sochi, dove si sono disputate le Olimpiadi invernali nel 2014 e dove da quattro anni fa tappa fissa la Formula 1, la Germania passa subito in vantaggio con Lars Stindl, che riceve un buon pallone da Brandt, esterno del Bayer Leverkusen e omonimo di un grande cancelliere tedesco. I campioni del mondo, in campo con il lutto al braccio per onorare Helmut Kohl, il cancelliere dell’unificazione, nella prima mezz’ora dominano in lungo e in largo, hanno sei nitide palle gol e fanno il 74% del possesso palla. Ma nel calcio l’unica cosa che conta alla fine è fare gol e l’Australia trova incredibilmente il pari con Rogic, che sfrutta una mezza papera di Leno. La reazione della Germania è veemente e dopo due minuti arriva il 2-1 di Draxler, che dal dischetto spiazza Ryan.

Nella ripresa la Germania vuole chiudere subito i conti. Kimmich, poco utilizzato in campionato da Ancelotti, regala un pallone fantastico a Leon Goretzka, che non può sbagliare. Primo gol in nazionale per il giocatore dello Schalke. Il 3-1 sembra chiudere l’incontro, ma l’Australia torna in partita con Juric, lesto a sfruttare un’altra incertezza di Leno. Decisivo l’intervento della Var, perché l'arbitro temeva ci fosse un fallo di mani nell’azione. L’ultima mezz’ora è intensa. La Germania cerca il poker, l’Australia resiste e anche il ‘vecchio’ Tim Cahill cerca il pari che però non arriva.

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