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Dortmund, Hummels e il vizio del cibo: “Era diventata un’ossessione”

Per il centrale difensivo dei gialloneri una stagione travagliata anche per i problemi di peso. Che ne hanno condizionato il rendimento e frenato sul calciomercato eventuali trattative, come quella col Milan.
A cura di Alessio Pediglieri
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Difensore di qualità ma con il problema del peso. Nessun'oversize, sia chiaro ma per un professionista non riuscire a gestirsi è più che un problema, che incide sul rendimento e la qualità in campo. Per Mats Hummels era diventata un'ossessione, un rapporto col cibo che lo aveva costretto a non poter più dimostrare tutto il proprio valore rischiando di vedere svanire una carriera comunque più che positiva. E che ha pregiudicato anche alcuni movimenti di mercato che lo avevano visto protagonista. Oggi, il difensore centrale è rimasto nel nuovo Dortmund del post Klopp, ridimensionato nelle aspettative ma pronto a ritornare forte sia in Bundesliga che sul panorama europeo.

Cibo e peso – A dirlo è stato lo stesso giocatore in una intervista a cuore aperto rilasciata al settimanale tedesco ‘Kicker'. Rivelando che i rapporti con il cibo non sono esattamente idilliaci, almeno per i parametri di un calciatore: "La prima parte della scorsa stagione è stata disastrosa – ammette – Mi sentivo lento. Colpa del peso, una catastrofe per me. Mangiare era diventato un vizio, sono entrato in un vero e proprio circolo vizioso. Ma ora mi sento meglio, il mio peso è significativamente diminuito e il mio stato di forma è diverso da quello del 2014".

Mercato addio – Problemi che probabilmente hanno anche inciso sulla carriera di Hummels che malgrado la corte di vari club – tra cui anche il Milan di Mihajlovic che adesso spinge tutto per ottenere Romagnoli dalla Roma – è rimasto a Dortmund. Con un Borussia che non è più quello di Klopp, giovane, forte ed ambizioso ma che è una squadra che dovrà dimostrare di saper risorgere dalle proprie ceneri. E per farlo si appoggerà ancora una volta al suo storico centrale: "Con il neo tecnico Tuchel abbiamo parlato nei giorni in cui stavo ancora pensando al mio futuro. Ma per andare via avrei dovuto essere convinto al 100%. E adesso non è questo il caso"

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