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Dopo l’uragano Messi, il Milan riparte da Balo per la corsa al secondo posto

Passato il mal di testa, rimediato al Camp Nou, gli Allegri’s boys si rituffano nel campionato con due certezze: Mario Balotelli ed un secondo posto a portata di mano.
A cura di Alberto Pucci
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Milan - Udinese

Dimenticare le Ramblas – La lezione è servita e, adesso, si spera che quel diavoletto dell'alunno abbia imparato. Fuori dalla Champions, dopo il "masterclass" di Leo Messi e dei suoi colleghi docenti, il Diavolo si appresta a ricevere il Palermo per continuare a coltivare il sogno Champions League. Terminata, nel peggiore dei modi, l'esperienza di quest'anno, il club rossonero vuole garantirsi l'accesso alla prossima edizione e per farlo, dovrà evitare di commettere l'errore che fece l'anno scorso, dopo l'eliminazione europea rimediata sempre a Barcellona, quando perse in casa contro la Fiorentina e buttò a mare tutte le chance scudetto. La sfida contro i rosanero siciliani, inguaiati fino al collo, rappresenta un test significativo per l'undici milanista: superarlo a pieni voti, significherebbe aver digerito la Paella catalana e aver smaltito la sbronza da Sangria. Dopo aver "smoccolato" contro quel poveretto di Niang, Allegri cambierà ancora le carte in tavola e, non potendo contare sulla buona stella di Pazzini, s'attaccherà al rientrante Balotelli: uno che, a Barcellona, sarebbe servito come il pane. Balo è pronto e carico,  e lo ha dimostrato in allenamento, andando in gol su punizione nella partitella tra riserve e titolari. Al suo fianco, domani pomeriggio, ci saranno Boateng ed El Shaarawy: in questo momento, la coppia migliore da affiancare a Super Mario. Per l'ex attaccante del Manchester City, sarà una domenica particolare. Dopo 5 gol in 5 partite, Balotelli cercherà di rispettare i precedenti contro il Palermo: già colpito tre volte, in due gare, ai tempi dell'Inter. Inoltre, lui che spesso è stato bersaglio di cori beceri a sfondo razziale, conquistare la "prima pagina" dei giornali, nel weekend di calcio dedicato alla lotta contro il razzismo, sarebbe davvero importante.

Tre punti prima della sosta (e del tour de force) – Con il Napoli appena sopra e la Fiorentina tornata ad insidiare il terzo posto, il Milan non potrà permettersi passi falsi. Vincere contro il Palermo, significherebbe mantenere i distacchi dalle altre concorrenti, poter sfruttare la pausa "nazionale" per recuperare gli infortunati (Pazzini su tutti) e preparare al meglio il tour de force delle prossime quattro gare, di cui tre in trasferta. Dopo la sosta, infatti, il Milan andrà a Verona per sfidare il Chievo che, pochi giorni fa, aveva preso a "pallate" proprio il Napoli. A seguire ci saranno: trasferta di Firenze, scontro diretto a San Siro con il Napoli e viaggio allo Juventus Stadium contro i Campioni d'Italia. Il futuro del Milan si deciderà in queste partite. Gare che serviranno, inoltre, per avere un quadro più chiaro dei giocatori che potrebbero essere confermati anche per la prossima stagione. Sono ben sette, infatti, i contratti in scadenza che Galliani dovrà rivedere. Da Abbiati a Bojan Krkic, passando da Ambrosini: una "mini" squadra che, potenzialmente, potrebbe lasciare Milanello. Ad attendere una risposta, ci sarà poi anche Massimiliano Allegri che, dopo la sconfitta in Champions League, sembra essere tornato sulla graticola. Per il tecnico livornese, offerte alternative non mancano. E se fosse lui a dire basta e, magari, sposare il nuovo progetto della Roma? Nelle ultime ore, nella Capitale, si è parlato molto di questa ipotesi e, secondo i ben informati, il dg giallorosso Franco Baldini avrebbe già contattato Allegri per definire gli ultimi aspetti contrattuali. Nel calcio, si sa, le porte sono "girevoli" e per uno che esce, qualcun'altro entra sempre. Radio Mercato è sempre "on air" 24/24, 7 giorni su 7, e l'ultimo "rumors" sparato dalle sue frequenze, parla di un Milan molto interessato alle vicende di "casa Montella". L'idea di Silvio Berlusconi, da sempre "fan" dell'allenatore viola, sarebbe quella di sostituire Allegri con l'ex aeroplanino. Ipotesi suggestiva che prenderà piede solo se sarà lo stesso Montella a chiedere di lasciare Firenze.

Sannino riparte da Milano – Per uno strano gioco del destino e, soprattutto, per le volontà dell'istrionico presidente Zamparini (uno che a colazione, mangia pane e allenatori), il Palermo torna a San Siro con Giuseppe Sannino. Per l'ex tecnico del Siena, peggior rientro non poteva esserci. In questo momento, il Milan è la squadra più in forma del campionato ed il Palermo, viceversa, quella che soffre più delle altre. Dopo la contestazione della tifoseria, durante l'allenamento di alcuni giorni fa al Barbera, i siciliani sbarcano a Milano con qualche problema di formazione: Dossena e Barreto sono ancora out, mentre Miccoli dovrebbe partire dalla panchina. Assenze importanti per il "rientrante" allenatore rosanero che, molto probabilmente, si affiderà alla coppia "young" Boselli-Dybala. Serve un risultato positivo e, per ottenerlo, Sannino è pronto a tutto…anche ad approfittare degli appunti presi, a Milanello, qualche settimana fa. Lo scorso 22 Gennaio, infatti, Allegri decise di "ospitare" Sannino ed il suo vice Francesco Baiano, regalando loro l'opportunità di seguire gli allenamenti rossoneri. Un gesto cortese che, a distanza di un mese e mezzo, rischia di diventare un pericoloso autogol. Probabilmente, in casa Milan, qualcuno ha sottovalutato i continui cambi di umore del presidente siciliano e la possibilità che, Sannino, potesse essere reintegrato prima della sfida di San Siro. L'attesa è, tutto sommato, breve. Aspettiamo domani: solo allora sapremo se, quel pomeriggio passato a studiare i movimenti di Balotelli e compagni, sarà servito a qualcosa.

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