Donnarumma miracolo: pugnalata a Miha, messaggio a Ventura

Gianluigi Donnarumma non ha di certo pensato a Sinisa Mihajlovic nei minuti di recupero di Milan-Torino, quando sul 3-2 per i rossoneri, ha stregato Belotti dal dischetto che ha sbagliato la palla decisiva per il pareggio in extremis. Il giovanissimo talento del Milan ha così regalato il primo cocente dispiacere al suo ex pigmalione, tornato a San Siro da nemico, con i colori granata alla prima di campionato. Una vittoria fondamentale per la squadra di Montella che ha ritrovato subito carattere grazie alla tripletta di Carlos Bacca e alla parata decisiva al 95′ del suo golden boy tra i pali.

Un finale di match che nessuno si sarebbe immaginato, soprattutto l'ex allenatore del Milan, Sinisa Mihajlovic. Sotto 3-1, il Torino ha tirato fuori il classico cuore granata nella conclusione del secondo tempo riuscendo a risalire sul 3-2 e guadagnandosi un rigore (con espulsione di Paletta) al 95′ per un insperato pareggio. Grinta, coraggio, carattere: tutti sinonimi di un Mihajlovic che arrivava per la prima volta da avversario nella San Siro rossonera. Tutti attributi che però non ha avuto dagli undici metri Belotti che nel momento più delicato, si è fatto ipnotizzare da Donnarumma.

Chissà cosa avrà pensato il tecnico serbo rientrando poco dopo, sconfitto, negli spogliatoi per aver perso una ghiotta opportunità di rivincita verso un ambiente che lo aveva prima chiamato per poi esonerarlo prima della fine della scorsa stagione. Una rivincita negatagli proprio da chi, lui per primo e in assoluto, aveva deciso di buttare nella mischia, facendolo debuttare in Serie A il 25 ottobre 2015 e regalando al calcio italiano un nuovo campione. Gianluigi Donnarumma, tra i più forti titolari Under 20 d'Europa, capace di scendere in campo tra i pali e non mollarli più guadagnandosi i galloni da titolare bruciando concorrenza e tempi.

Tutto merito della lungimiranza proprio di Mihajlovic che, tra i flutti sempre più alti di una stagione compromessa ebbe la forza e l'intuizione di credere in quel ragazzo classe '99, strappato dalla Primavera e consegnato in Serie A. Lo stesso che oggi, sotto gli occhi sempre più attenti del neo ct azzurro Giampiero Ventura, da avversario, ha stoppato il suo ex allenatore, parando un rigore che si è rivelato decisivo per la vittoria del Milan. E la sconfitta del Torino.