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Donnarumma, faccia a faccia con l’arbitro. Perché non è stato ammonito?

Botta e risposta sui social network tra tifosi della Juventus e del Milan dopo le proteste accese del portiere rossonero per il rigore concesso alla Lazio.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché Donnarumma non è stato ammonito e Bonucci sì? Perché il ‘testa a testa' del portiere del Milan con l'arbitro Mazzoleni non ha avuto alcun effetto disciplinare come in occasione del ‘faccia a faccia' dello juventino con Rizzoli? A protestare questa volta sono i tifosi della ‘vecchia signora' che hanno preso di mira uno degli episodi chiave del posticipo di campionato tra Lazio e rossoneri. Le immagini mostrate dalle telecamere di Sky Sport hanno mostrato le proteste dell'estremo difensore per il calcio di rigore concesso alla squadra di Inzaghi.

Un penalty che, secondo Donnarumma, nemmeno andava concesso ai biancocelesti, considerato il ‘tuffo' di Immobile. "Eri qua, eri qua", urlò il portiere al giudice di porta, in polemica per non aver toccato l'avversario ma il proprio compagno di squadra, Gomez, senza alcun contatto con l'attaccante laziale. Com'è finita? Immobile ha segnato il rigore ma Donnarumma non è stato ammonito. Particolare che ha alimentato il botta e risposta in Rete all'insegna del ‘due pesi e due misure' e di un paio di precedenti che fecero molto discutere nella scorsa stagione.

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Il testa a tesa di Bonucci con Rizzoli. "Bonucci non mi ha dato nessuna testata – raccontò l'arbitro Rizzoli -. Sono stato io a spingerlo, per allontanarlo dal giudice di linea. Il giocatore ha semplicemente esagerato nelle proteste. Ci fosse stata la testata, non mi sarei limitato al cartellino giallo". Il direttore di gara è stato a lungo al centro delle polemiche rispolverate di recente dopo le obiezioni sollevate dall'Inter in occasione della trasferta dello Jstadium.

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Higuain e il ‘tocco' a Irrati. Donnarumma/Mazzoleni, Bonucci/Rizzoli ha tolto un po' di polvere anche dall'espulsione del Pipita a Udine nella scorsa stagione. Innervosito da alcune decisioni, l'argentino si avvicinò al direttore di gara e gli urlò in faccia ‘vergognoso': già ammonito, venne espulso e poi squalificato per 4 giornate.

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