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Docente, tifosa del Napoli: inneggiò all’Heysel, lascia l’incarico

Il post pubblicato su Facebook dalla prof ultrà (com’è stata ribattezzata in Rete) ha fatto discutere e indignare: “Non vogliono farci andare allo Juventus Stadium – scrisse – perché si cacano sotto. E fanno bene, perché se ci girano le palle qua succede la seconda edizione dell’Heysel (per la cronaca io di quella gente non ho pena perché penso che se la siano andati a cercare)”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tra un po' di tempo, quando si accorgerà – o, forse, lo ha già capito – della gravità e della portata della fesseria commessa, Fabiana Paciello, la docente che s'era a tal punto stizzita per il divieto di trasferta imposto ai tifosi del Napoli in occasione della gara con la Juve da evocare un altro Heysel, ha rassegnato le proprie dimissioni (come si legge sull'edizione online del quotidiano Il Golfo). Dottoranda in Germanistica e supplente all'Istituto comprensivo ‘Anna Baldino' di Barano d'Ischia (Napoli) ha fatto sì che sul tavolo del dirigente scolastico arrivasse la lettera con la quale annunciava di lasciare l'incarico. Situazione inevitabile considerato il putiferio che aveva scatenato per quelle frasi tanto incaute quanto di cattivo di gusto, incredibili, inaccettabili che aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook. Finite nel tritacarne dei Social Network, hanno fatto il giro della Rete, alimentato nei giorni scorsi il tam tam alla vigilia dell sfida tra bianconeri e azzurri a Torino.

Cosa aveva scritto di così grave la professoressa? "Non vogliono farci andare allo Juventus Stadium – affermò, salve poi cancellare il messaggio e il proprio profilo – perché si cacano sotto. E fanno bene, perché se ci girano le palle qua succede la seconda edizione dell'Heysel (per la cronaca io di quella gente non ho pena perché penso che se la siano andati a cercare)". Qualche settimana fa, raggiunta al telefono da Cruciani, nel corso della trasmissione ‘La Zanzara' su Radio 24, replicò alle domande incalzanti del giornalista così: "L’ho scritto e basta, ma adesso è cancellato. Le pare normale quello che scrivono sul Vesuvio tutti i giorni?".

Sulla vicenda era intervenuta anche l'Associazione dei familiari delle vittime di quella tragedia, che macchiò di sangue la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, definendo quel post "profondamente offensivo e lesivo della memoria delle vittime dell'Heysel".

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