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Diritti tv: la Guardia di Finanza nelle sedi di Sky, Mediaset e Lega

L’Antitrust sta indagando su un possibile ‘cartello’ delle due piattaforme che si sarebbero accordate con la Lega per mantenere lo status quo e impedire a terzi di ottenere il bando per il periodo 2015-2018. Infront: “Piena collaborazione con l’Antitrust per l’accertamento della correttezza dei fatti”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il sospetto è chiaro: un ‘cartello' per evitare intromissioni esterne alla gestione e alla spartizione dei diritti televisivi attorno al nostro calcio. La Guardia di Finanza è stata sguinzagliata dall'Antitrust questa mattina nelle sedi di Sky, Mediaset e della Lega Calcio a Milano. Alcuni agenti dovrebbero essere anche negli uffici di Infront, l'advisor che gestisce i diritti tv del pallone. Il tutto per capire se l'accordo formulato per il triennio 2015-2018 evada dalle regole europee contro il monopolio del mercato e le leggi italiane di concorrenza sleale. Ciò che ha aperto le indagini e varato l'inchiesta è stato l'esito dell'ultimo bando con le due piattaforme che si sono quasi equamente suddivise la torta con la Lega che avrebbe avvallato l'accordo ‘accontentandosi' di minori introiti rispetto alle previsioni.

La Serie A non sta bene tra debiti, mancanza di giovani, l'invasione di stranieri ed un età media da pensionati del calcio. A tutto ciò questa mattina ci si è svegliati con l'ultimo filone dell'inchiesta sul calcioscommesse che sembra poter diventare un nuovo tsunami che coinvolge le serie minori dalla B alla Lega Pro. In ultimo, visto che non ci facciamo mai mancare nulla, ecco l'ultima indagine, sui diritti tv l ‘linfa' vitale che tiene in vita artificialmente il calcio dandogli una parvenza di benessere ma che potrebbe rivelarsi l'ultima cancrena.

Sotto accusa ci sono tutti i protagonisti per la spartizione dei diritti televisivi e un possibile patto per impedire la concorrenza sul mercato della pay tv nel settore della Serie A. Al centro delle indagini ci sarebbe l'esito finale della vendita dei diritti televisivi per le stagioni calcistiche 2015-2018, espletata dalla Lega calcio nel giugno 2014: il nodo riguarda l'accordo siglato tra le due piattaforme per mantenere un possibile status quo, un'intesa che spinse la Lega ad accontentarsi di 150 milioni di ricavi in meno malgrado il bando di concorso esplicitamente era stato preparato per scegliere la partnership che avrebbe ottimizzato al massimo gli introiti.

Piena collaborazione. "Infront Sports & Media, Advisor della Lega Calcio Serie A, è a conoscenza – si legge in una nota – dell’istruttoria avviata dall’Antitrust in relazione alla vendita dei diritti TV nel mercato domestico per il periodo 2015-2018 e conferma che stamani funzionari dell’Antitrust, assistiti dalla Guardia di Finanza, si sono recati presso la propria sede a Milano. Infront ha messo a disposizione dell’Antitrust ogni documento richiesto e sta già collaborando con la stessa all'accertamento della correttezza dei fatti".

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