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Diritti televisivi, l’Antitrust scende in campo con un’istruttoria

Nel mirino l’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio e una frase “compromettente” di Claudio Lotito. “Serve chiarezza ed equità sulla vicenda”, ha dichiarato Matteo Renzi.
A cura di Alberto Pucci
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A poche settimane di distanza dal fatidico 22 agosto, giorno nel quale dovrebbe cominciare il prossimo campionato di Serie A, c'è ancora confusione tra i telespettatori delle due piattaforme principali: Sky e Mediaset Premium. Stabilito da tempo che la Champions League, nei prossimi tre anni, verrà gestita e trasmessa dal digitale terrestre del "biscione" e che Europa League e il campionato cadetto saranno un affare esclusivo della pay tv satellitare, rimangono i dubbi sul pacchetto dedicato al prossimo torneo della massima serie. Nel giugno dello scorso anno, Lega Calcio e Infront (advisor per i diritti televisivi), annunciarono l'acquisto di Sky del pacchetto denominato "A" (le partite di 8 squadre fra cui Juve, Milan, Inter e Napoli per il satellitare) e l'accordo con Mediaset per le stesse partite da veicolare sul digitale terrestre, più tutte le altre (pacchetti "B" e "D"). Il tutto in attesa di una sublicenza che riportasse la situazione a come è oggi: a Sky i diritti di tutto il campionato (A e D per una spesa di 572 milioni di euro) e a Mediaset il pacchetto A per il digitale terrestre per 373 milioni di euro.

Una spartizione nata dopo settimane di attacchi tra le due parti e che ancora farà discutere negli uffici di via Rosellini a Milano: headquarter della Lega Calcio. A contribuire a rendere il clima ancor più infuocato, le indagini e le perquisizioni della Guardia di Finanza e l'istruttoria dell'Antitrust, nei confronti di Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e della Lega, "volta a verificare se siano intervenuti accordi spartitori fra Sky e Mediaset e se ci sia stata un'intesa restrittiva della concorrenza". Il bando, che potrebbe addirittura essere rifatto a causa di mancanza di offerte per il pacchetto dedicato al web, ha atteso invano una sublicenza: "Se dovesse esserci una richiesta tale – ha spiegato il presidente della Lega Maurizio Beretta – la valuteremo positivamente sempre nell'interesse del consumatore, che rimane il nostro punto di riferimento". A finire nel mirino degli ispettori, anche una dichiarazione di Claudio Lotito che, alcune settimane fa, aveva candidamente dichiarato: "Di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A e fatto parlare Murdoch e Berlusconi".

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