Difensore punge attaccante con un ago. “Il calcio è questo”, rischia il licenziamento
Tutto pur di fermare l'attaccante che punta la porta. Manate galeotte, contrasto al limite del regolamento, entrate in tackle, spintarella (nella speranza che l'arbitro non veda), un colpo e via in quella ‘tonnara' che può diventare l'area di rigore quando infuria la mischia su calcio piazzato. Che sia un trucchetto oppure un intervento in grande stile, i difensori centrali hanno mille risorse per fermare l'avversario più pericoloso, il bomber che se ti distrai non dà scampo al tuo portiere. In Argentina, in occasione di un campionato di quarta divisione, un calciatore ha pensato che servisse altro ancora… armato di un ago, ha punto il rivale.
Il trucchetto dell'ago
Federico Allende, difensore dello Sport Club Pacifico nel campionato Federale B, non ha rinnegato quel gesto anti-sportivo. Anzi, lo ha rivendicato sostenendo di aver tratto esempio dai metodi che adottava l'ex commissario tecnico dell'Albiceleste, Carlos Bilardo, che da calciatore aveva riservato accoglienza simile agli avversari. "Colpite tutto ciò che si muove a pelo d'era, meglio se è il pallone", diceva Rocco. Laggiù, in Sudamerica, il concetto rielaborato e interpretato con sfumature differenti… Ne sa qualcosa Juan Otero, centravanti dell'Estudiantes, infastidito, stuzzicato, pungolato dal suo marcatore in occasione della gara di Copa Argentina persa per 3-2.
"Ho fatto come Bilardo"
"Mi sono ispirato al grande Bilardo", raccontato in un'intervista Allende ammettendo di aver fatto il gioco sporco. "Deve avermi odiato ma il calcio è anche questo", ha aggiunto. Quante volte ha punto il rivale con l'ago? Ben quattro. Ma quando Otero s'è rivolto all'arbitro il direttore di gara non gli ha creduto pensando fosse una scusa, un trucchetto. Cosa rischia il difensore? Nessuna squalifica ma qualcosa di più grave perché il presidente del Pacifico s'è detto scioccato per quanto accaduto e adesso sta pensando di licenziare il giocatore.