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Diego Costa ribelle, dalla Cina gli offrono 34 milioni a stagione

Il caso scoppiato in seno al Chelsea causato dalle pressioni del Tianjin Quanjian, disposto a investire cifre folli (100 milioni circa) per l’attaccante dei Blues, adesso ai ferri corti con lo staff tecnico.
A cura di Maurizio De Santis
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Arrivare alla rottura con lo staff tecnico e portare la società ad accettare la mega offerta che sarebbe in arrivo dalla Cina. E' questa la tesi prevalente a Londra, sponda Chelsea, dopo la burrasca scatenata da Diego Costa. Prima la lite con il manager, Antonio Conte, che in uno sfogo d'ira gli avrebbe rinfacciato "vattene pure in Cina", poi il diverbio con il preparatore atletico Tous e i tre giorni di allenamento saltati dal centravanti: tutti indizi – secondo i giornali inglesi – del piano che il calciatore avrebbe ordito per dare lo strattone decisivo a fronte di un contratto che lo vede legato ai Blues fino al 2019.

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La scadenza relativamente lontana nel tempo è l'unica arma in pugno al club per andare al tiro alla fune con l'attaccante, sempre che non si giunga a un rinnovo (obiettivo del Chelsea fino a poco tempo fa) sancendo così la pace definitiva. A giudicare dalle cifre in ballo, però, appare difficile che il presidente, Abramovich, possa decidere di pareggiare le somme che da Oriente avrebbero preventivato per convincere anche la punta iberico-brasiliana ad accettare il trasferimento.

Quale club è dietro la riottosità di Diego Costa? E' il Tianjin Quanjian, che ha già convinto il belga Axel Witsel a suon di milioni e altri ancora sarebbe disposto a investirne per piazzare l’ennesimo colpo: 100 milioni di euro circa per chiudere l'operazione con il Chelsea, ingaggio da 660 mila euro a settimana circa per il calciatore che beneficerebbe di uno stipendio stagionale pari a 34 milioni e 266 mila euro. Cifre impossibili che chiudono la strada a ogni ipotesi di rilancio da parte del Chelsea. Come andrà a fine? Per adesso Costa è stato escluso dalla rosa dei convocati in occasione dell'ultima sfida di campionato col Leicester ma gennaio è lungo e dalla Cina, in caso di affondo decisivo e offerte ufficiali, hanno buoni argomenti per persuadere giocatore e società sempre che si riesca a reperire subito l'alternativa.

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