1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dieci cose sulla decima giornata di serie A

Icardi e Belotti si sbloccano nella stessa gara, Insigne continua a deludere, due gare sospese per pioggia e terremoto, che derby tra Immobile e Dzeko. Tutto questo e molto altro nella 10a di campionato.
A cura di Mirko Cafaro
1 CONDIVISIONI

Il turno infrasettimanale si conferma foriero di risultati a sorpresa, nuovi protagonisti, grandi conferme, delusioni, digiuni che proseguono e altri che si interrompono. Tutto questo è molto altro in una serata intensa, caratterizzata anche dalla sospensione di due gare per pioggia (a Firenze) e terremoto (a Pescara). Ecco dieci curiosità sulla decima di serie A.

Immagine

Fiorentina bersagliata dalla pioggia e a Pescara ci si mette il terremoto

Dopo Genoa-Fiorentina, gara della terza di campionato sospesa per il nubifragio che lo scorso 11 settembre si abbatté sullo stadio Ferraris (gara da recuperare il prossimo 15 dicembre), oggi il match contro il Crotone, di scena all'Artemio Franchi, ha rischiato di seguire la stessa sorte. Campo impraticabile e squadre rimandate negli spogliatoi, ma nonostante la pioggia battente, dopo alcuni interventi sul terreno allagato, l'arbitro ha deciso di far proseguire la gara non senza difficoltà. A Pescara, invece, è stato un terremoto di scala superiore al quinto grado a costringere alla sospensione del match per almeno un paio di minuti.

I bomber si sbloccano a San Siro

Icardi non segnava dalla quinta di campionato (doppietta all'Empoli), Belotti dalla sesta (reti alla Roma); il digiuno del primo è coinciso con il periodo più nero dell'Inter, quello del secondo con il periodo d'oro dei granata. Storie diverse di bomber che si sono dati appuntamento a San Siro per ritrovare la via della porta e tornare a far festeggiare i propri tifosi. Per l'argentino dell'Inter la gioia ulteriore di una doppietta, a tempo quasi scaduto, grazie a una prodezza in area di rigore con difesa della palla, dribbling a lasciare sul posto Rossettini e tracciante imprendibile per Hart.

Immobile chiama, Dzeko risponde: che derby nella Capitale

Ad aprire le danze è stato il centravanti azzurro: due gol nel giro di cinque minuti, tra il 23′ e il 28′, che dopo il vantaggio di Keita in apertura di match hanno permesso di chiudere la gara con il Cagliari in meno di mezz'ora. Una doppietta che ha portato a otto il bottino stagionale con la maglia della Lazio, undici contando anche i gol in Nazionale. La reazione di Dzeko, bomber principe della nostra serie A, nel secondo tempo: due reti anche per lui e quota 10 in A dopo altrettante gare. E pensare che il bosniaco, in oltre trenta presenze, lo scorso anno si era fermato a quota otto.

Si rivede anche Mandzukic

Non segnava da sei mesi e gli unici gol di questa nuova stagione erano arrivati con la Nazionale. Oggi, però, gli sono bastati quattro minuti per rompere il ghiaccio e non far rimpiangere Dybala, out per oltre un mese. La gara con la Sampdoria, peraltro, ha segnalato un'intesa crescente con Higuain, dopo alcune prestazioni poco convincenti.

Prosegue il periodo-no di Insigne

Lo scorso anno, di questo periodo, aveva già messo insieme sei gol raggiungendo la doppia cifra grazie agli assist distribuiti ai compagni di reparto. In questo è fermo a un malinconico zero, unico dell'attacco napoletano rimasto all'asciutto e ormai puntualmente beccato dal pubblico del San Paolo. C'è chi mormora che dietro questo calo di rendimento ci siano i problemi sorti con la società per il prolungamento del contratto. Di fatto, però, il periodo buio gli ha fatto perdere anche la Nazionale.

Empoli peggior attacco d'Europa

Non segna dalla gara vinta alla terza giornata contro il Crotone. Allora – era l'11 settembre – i gol furono due. E di fatto sono rimasti gli unici messi a segno dall'Empoli in questa stagione. Nove gare su dieci senza segnare e un digiuno che va avanti da oltre sei partite consecutive. Record negativo che assume dimensioni continentali, visto che quello dei toscani è il peggior attacco dei principali campionati europei.

Ninkovic riconoscente e subito determinante

Il genoano Nikola Ninkovic è un centrocampista classe '94, serbo di nascita, talento purissimo, ma fino a ieri elemento misterioso. Contro il Milan ha fatto il suo esordio dal primo minuto, dopo alcuni spezzoni concessi da Juric e ha subito lasciato il segno con il gol dell'1-0. Curiosa la sua storia: lo scorso anno ha rifiutato il Napoli, che lo avrebbe voluto prelevare a parametro zero, preferendogli il Genoa che lo ha fatto arrivare in Italia – in prestito al Chievo – con sei mesi d'anticipo, riconoscendo al Partizan Belgrado almeno l'indennizzo di 500mila euro. Tornato in rossoblù, ha dovuto superare un fastidioso infortunio, ma non è mai uscito dai radar del tecnico genoano che, non appena ha potuto, lo ha spedito in campo ricavandone una prestazione di ottimo livello.

Primizie verdi

Non solo Ninkovic. Tra le sorprese del turno infrasettimanale anche altri giovanissimi, tra cui Mattia Caldara e Patrick Schick. Il primo, classe '94, di professione difensore, ennesimo prodotto del florido vivaio dell'Atalanta, è stato promosso titolare da Gasperini nelle ultime quattro gare e dopo applausi e ottimi voti, oggi è riuscito anche a trovare il suo primo gol in serie A, dopo i cinque collezionati nelle stagioni con Trapani e Cesena in B. E prima rete in Italia anche per l'attaccante ceco della Sampdoria, di due anni più giovane, capace di far correre qualche brivido freddo sulla schiena dei difensori juventini che hanno abbassato la tensione troppo in fretta.

Sassuolo giallorosso

Nel Sassuolo che ha perso contro la Roma, prolungando la serie negativa del tecnico Di Francesco con la sua ex squadra, c'erano tracce sparse di giallorosso. Oltre al già citato allenatore, per anni bandiera della Roma, in campo si sono visti contemporaneamente Pellegrini, Politano e Mazzitelli, con Antei e Ricci in panchina; punti in comune: la provenienza dal florido vivaio della Capitale, ormai supermarket di fiducia della società del presidente Squinzi. Più nel dettaglio, Politano e Antei sono ormai di proprietà dei neroverdi con sommo rammarico di Spalletti, soprattutto per il primo; per Mazzitelli e Pellegrini Sabatini ha fissato una clausola di recompra, crescente nel tempo (per entrambi al momento supera la decina di milioni) che permetterà di triplicare l'investimento degli emiliani; solo Ricci è in prestito, ma con diritto di riscatto (a 4,5 milioni) e controriscatto (a 7,5).

Atalanta, che reazione

Un mese fa era sull'orlo dell'esonero, oggi si propone di scrivere nuove e importanti pagine di storia atalantina. Ecco com'è cambiata nel breve volgere di poche gare la vita di Gian Piero Gasperini. Nella seconda metà di settembre, Percassi lo metteva in discussione dopo le sconfitte contro Cagliari e Palermo, un periodo difficile al quale Gasp ha reagito spingendo con maggior decisione sulle sue idee e imponendo i suoi diktat tattici. Risultato: cinque gare utili consecutive, con quattro vittorie e un pari, con le chicche dei successi contro Napoli e Inter.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views