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Di Natale e Zaza, il vecchio che non sbaglia e il nuovo che avanza

Il bomber dell’Udinese con la doppietta all’Empoli è arrivato a quota 195 gol in Serie A, mentre la punta del Sassuolo ha firmato un gol stupendo contro il Cagliari.
A cura di Marco Beltrami
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Il vecchio che non sbaglia e il nuovo che avanza. Antonio Di Natale e Simone Zaza sono gli uomini copertina della serata che ha chiuso la prima giornata del Campionato di calcio di Serie A 2014/2015. Il bomber dell’Udinese ha firmato la doppietta che ha permesso ai friulani di battere l’Empoli. Quota 195 gol in Serie A per Di Natale che continua a stupire, allontanando ancora la prospettiva di un ritiro. Non poteva immaginare un modo migliore la stella bianconera per festeggiare i suoi 10 anni all’Udinese, davanti al proprio pubblico ricordando l'esordio del 31 agosto 2004. Una vera e propria garanzia Di Natale che continua a rappresentare un esempio per le giovani generazioni. E a proposito di giovani talenti è stata anche la serata di Simone Zaza: il centravanti del Sassuolo ha firmato un gol strepitoso, alla Van Basten, portando in vantaggio i suoi contro il Cagliari. Una rete che ha confermato le doti dell’ex Juve Stabia che in estate è diventato tutto del Sassuolo.

Zaza tesoretto di Conte che piace alla Juventus

Non poteva immaginare week end migliore Zaza che nelle scorse ore ha incassato anche la prima convocazione in Nazionale da parte di Antonio Conte. Una conferma del valore del giocatore su cui la Juventus ha già messo le mani, in virtù di un accordo che prevede una sorta di prelazione sulla base di 15 milioni di euro con i neroverdi in caso di trattativa nella prossima estate. Pur rammaricato per la mancata vittoria con il Cagliari, Zaza ai microfoni di Sky non ha potuto nascondere la sua soddisfazione: “Il gol? E’ uno dei più belli, dispiace solo che non sia bastato per conquistare i 3 punti perché li meritavamo. Sono felice per il gol e spero di farne tanti altri anche meno belli. Ero in camera con un compagno e l’ho saputo da Sky, ero tanto sorpreso. Sono contento ed è un incentivo in più per fare bene. Lo prendo come una partenza, perché da qui vorrei partire e affermarmi nel grande calcio. Conte? Avrà modo di conoscerci in ritiro. Accontentati no, abbiamo spinto tanto e a fine gara eravamo cotti e non volevamo rischiare".

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