Derby a Tel Aviv, incidenti: picchiato Zahavi, 10 arresti (video)

Invasione di campo, rissa, scontri tra tifosi, un calciatore aggredito, una decina di teppisti tratti in arresto (ma le indagini sono ancora in corso), una brutta storia di rivalità mai sopite e la miccia di un calcio di rigore segnato da un ex di turno e mai perdonato. E' bastato poco per incendiare il match di campionato tra Hapoel e Maccabi Tel Aviv, con Eran Zahavi (ex calciatore del Palermo) finito nel mirino dei facinorosi che mai gli hanno perdonato quel ‘tradimento' e, soprattutto, quella rete segnata dagli undici metri nel derby. La tensione era altissima già prima del fischio d'inizio e la partita è durata poco più d'una mezz'ora, fino a quando l'arbitro non ne ha decretato la sospensione per la rissa sul terreno di gioco che ha visto coinvolti tifosi e calciatori.

Quel gol non andava segnato… Minuto numero 33 della prima frazione: Zahavi pareggia i conti e rimette il Maccabi in carreggiata. Inaccettabile per i sostenitori più accaniti dell'Hapoel ma per questioni di campanile: l’ex fantasista del Palermo è cresciuto nell'Hapoel ma, dopo l'esperienza con i rosanero di Zamparini, ha fatto ritorno nel campionato israeliano indossando però la maglia del Maccabi. E tanto è bastato allo scalmanato che gli si è scagliato contro per ‘fare giustizia' e ‘lavare l'onta del tradimento': ha aggredito il calciatore, colpendolo con pugni e schiaffi, e quando Zahavi ha provato a difendersi s'è visto espellere dal direttore di gara. E' stato allora che è scoppiato il pandemonio: gli ultrà del Maccabi hanno a loro volta fatto invasione. "Un giorno estremamente negativo per il calcio israeliano – ha commentato il general manager dell’Hapoel, Eyal Berkovic – qui il calcio sta diventando una guerra".