De Sciglio: “Il Milan deve puntare al secondo posto”
Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy sono le due attrazioni del Milan. Ma il giocatore che ha mostrato i maggiori progressi in questa stagione tra i rossoneri è senza dubbio Mattia De Sciglio. L’erede di Paolo Maldini migliora di partita in partita. A soli vent’anni De Sciglio ha già conquistato la maglia da titolare della Nazionale di Prandelli. Il difensore milanista sembra anche un ragazzo molto maturo. Nell’intervista concessa a ‘Milan Channel’ il giocatore ha parlato dell’importantissima sfida alla Fiorentina:
La Fiorentina? Sarà dura, ma siamo pronti. Fisicamente stiamo bene. Se riusciamo a recuperare abbastanza velocemente dalle partite. Domenica servirà attenzione e dovremo cercare di sbagliare il meno possibile.
Il Milan sogna il secondo posto. Per ottenere questo risultato i ragazzi di Allegri dovranno ottenere tanti punti nelle prossime tre partite contro Fiorentina e Napoli e Juventus.
Come arriviamo al trittico? Adesso siamo consapevoli della nostra forza; siamo diventati una grande squadra che deve puntare al secondo posto. Le tre sfide diventano quindi fondamentali. Dovremo giocarle con intensità.
Per la prima volta in stagione i rossoneri giocheranno alle 12.30, secondo De Sciglio questo non è un problema:
Sarà strano giocare alle 12.30, ma alla fine dobbiamo giocare solo una partita, l’orario non ci deve condizionare.
Traguardo Champions. Le prossime tre sfide con Fiorentina, Napoli e Juventus sono decisive. "Abbiamo fatto un grande girone di ritorno. Prima tutti pensavano che il Milan fosse finito, ma noi abbiamo lavorato tanto e adesso siamo terzi e dobbiamo lavorare ancor di più per raggiungere il secondo posto", ha affermato a Sky, Mbaye Niang. Ora spera di conquistare di nuovo a Firenze una maglia da titolare che gli manca proprio dalla serata del Camp Nou del 12 marzo. "Sono arrivato qui dal Caen e pensavo di giocare meno, ma Allegri mi ha fatto giocare molte partite e io spero di farne sempre di più. Con Balotelli ed El Shaarawy siamo amici, direi fratelli perché anche fuori dal campo stiamo bene insieme".