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De Sciglio espulso dopo 42″, il cartellino rosso più veloce nella storia della A

Con il ‘rosso’ nella gara contro il Napoli il difensore del Milan batte il record (in negativo) che apparteneva a Oliveira della Fiorentina che nel 1999 venne espulso dopo 50″
A cura di Maurizio De Santis
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E' durata 42 secondi la partita di Mattia De Sciglio a Napoli. Record negativo assoluto per il calciatore che ha battuto il precedente primato di cui c'è poco d'andare fieri e appartenente a una vecchia conoscenza della Serie A: si tratta di Lulù Oliveira, ex attaccante della Fiorentina e del Cagliari, che nel 1999 – con la maglia viola dei toscani – riuscì a farsi spedire sotto la doccia anzitempo dopo appena cinquanta secondi. Suo, quindi, il cartellino rosso più veloce nella storia della Serie A: un dato statistico che va a confermare il periodo durissimo che stra attraversando il giocatore e, più in generale, tutta la squadra.

Meno di un minuto, tanto è bastato pure al giovane difensore di Benitez per combinare un disastro: commettere fallo su Hamsik lanciato verso Diego Lopez, farsi espellere e concedere un calcio di rigore agli azzurri a freddo. Una mazzata incredibile che il portiere, ex Real Madrid, è riuscito ad attutire alla sua maniera: ha ipnotizzato Higuain – che in stagione s'è mostrato tutt'altro che infallibile dal dischetto avendo fallito anche contro Chievo e Atalanta – e parato quel penalty che avrebbe pesantemente compromesso la sfida del San Paolo. Tempi duri per il terzino rossonero, rientrato di recente da un infortunio e passato da essere un talento e una speranza per il calcio azzurro a oggetto misterioso.

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Quanto al tiro dagli undici metri effettuato dall'attaccante argentino, è completamente da dimenticare. Dopo la clamorosa batosta incassata dai partenopei nella trasferta del Castellani di Empoli (un 4-2 maturato dopo un primo tempo terribile, che portò la squadra di Sarri sul 3-0 in pono più di una mezz'ora) si attendeva il riscatto del Pipita ma la punta della Seleccion ha mostrato di essere poco ispirata sbagliando anche colpi che – in altre occasioni – aveva trasformato in occasioni sanguinose. Almeno fino a quando al 73′ non ha spezzato l'incantesimo e siglato il raddoppio dopo la rete di Hamsik.

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