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De Rossi non perde il vizio, contro il Porto l’ennesima “follia” della sua carriera

Intervento durissimo del giocatore espulso nel primo tempo di Roma-Porto. Un’ingenuità che ha compromesso la gara dei capitolini, rimasti poi in 9 per il secondo rosso a Emerson Palmieri, e che non rappresenta una novità nella carriera di capitan Futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Un disastro. Non c’è modo migliore per raccontare la serata della Roma che ha salutato la Champions in virtù della sconfitta interna per 0-3 contro il Porto. Un flop totale per i giallorossi rimasti addirittura in 9 dopo le clamorose espulsioni di De Rossi nel primo tempo e di Emerson in avvio di ripresa. Quella di capitan Futuro in particolare ha pesantemente condizionato la gara dei giallorossi, sotto shock per la perdita nel primo tempo del proprio baluardo, schierato da Spalletti in coppia con Manolas al centro della difesa. Un intervento durissimo, con il piede a martello, quello di De Rossi su Pereira del tutto gratuito e inspiegabile. Certo se in Serie A spesso e volentieri un fallo del genere può essere sanzionato solo con il giallo, in Europa la musica cambia e il rosso è inevitabile.

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Un cartellino che il giocatore più pagato in casa Roma conosce bene visto che in carriera ne ha rimediati ben 14, 12 con la Roma e due con la Nazionale. Memorabile quello del giugno 2006 nel corso del Mondiale tedesco. De Rossi rifilò durante Italia-Usa una gomitata a McBride rischiando di compromettere il cammino iridato della formazione di Lippi che riuscì comunque a strappare l’1-1. 4 giornate di squalifica per il mediano che tornò in campo solo per la finale vinta poi contro la Francia. Da lì in poi i black-out del giocatore si sono ripetuti a più riprese, soprattutto con la sua squadra di club.

Nel 2011 un pugno al croato Srna in uno Shakhtar-Roma di Champions, non sfuggì al direttore di gara che non poté fare a meno di espellerlo. E poi ecco il 2012 con il famoso derby con la Lazio del colpo proibito a Mauri. Una partita che ha sempre avuto un sapore speciale per il mediano che spesso e volentieri si è reso protagonista di atteggiamenti sopra le righe. Nel 2015 per un’esultanza con gesti offensivi nei confronti dei tifosi avversari De Rossi si guadagnò anche un deferimento conquistando ancora una volta le prime pagine dei giornali per situazioni tutt’altro che edificanti.

Nel 2014 addirittura due rossi in pochi mesi: prima l’entrataccia di pura frustrazione su Chiellini in Juve-Roma e poi il pugno a Icardi con tanto di squalifica. L’ultima follia però risale al 2015 nel match della Nazionale italiana contro la Bulgaria: duello rusticano e fallo di reazione su Mistaski, per quello che è il suo secondo rosso rimediato con la maglia azzurra. E ora ecco un’altra serata da dimenticare per un calciatore indiscutibile dal punto di vista tecnico e tattico, ma che caratterialmente ha spesso e volentieri lasciato a desiderare.

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