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De Laurentiis: “Il mio piano perché Rafa resti”. E le condizioni di Benitez

Il presidente del Napoli racconta per sommi capi il business plan: lavori allo stadio San Paolo, un nuovo centro sportivo per il settore giovanile ma niente follie di mercato. “Faremo 3 acquisti mirati. Higuain, Gabbiadini, Callejon, Mertens e Insigne restano. Maggio ha rinnovato per 3 anni”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre notizie sul futuro del Napoli. La prima: Maggio ha rinnovato il contratto per altri 3 anni. La seconda: non c'è necessità di lasciar partire e/o sostituire calciatori come Higuain, Gabbiadini, Callejon, Mertens o Insigne, semmai ne arriveranno altri 3. La terza: Benitez decide entro la prossima settimana (quando in Italia arriverà anche il suo manager, Quilon) se restare al timone degli azzurri, chiedendo al massimo dirigente una sorta garanzia scritta del piano di rilancio che ha in mente perché ci possa essere intesa pluriennale. C'è tutto nell'agenda dell'iberico: dagli asset patrimoniale e sportivi da implementare fino ai benefit per la serie ‘tengo famiglia' (biglietti per i voli così da raggiungere i suoi cari et similia), senza dimenticare che occorrono almeno 3 acquisti di spessore. E che Bigon, oltre allo scouting, andrebbero confermati. Il presidente De Laurentiis è uscito allo scoperto nei giorni scorsi e, ai microfoni di Radio Kiss Kiss (emittente ufficiale del club), ha spiegato per sommi capi quali saranno le linee guida del business plan che ha in mente per alimentare il processo di crescita della società e della squadra.

Per il tecnico spagnolo è questa la priorità per rinnovare il contratto: in caso d'investimenti contenuti rispetto alle sue ambizioni allora sarà più facile che vada altrove. "Se resta – ha ammesso il patron – sono l'uomo più felice del mondo. Per me può decidere di farlo per un altro anno ancora oppure per cinque. Spero che si convinca, altrimenti prenderemo un altro allenatore". L'altro si chiama Sinisa Mihajlovic (battuto al San Paolo per 4-2 assieme alla sua Samp) che ha già detto sì da qualche settimana (oppure Klopp, sogno proibito prim'ancora che arrivasse Benitez) ma servirà capire di qui a fine stagione quali saranno le decisioni dell'ex manager del Chelsea.

Napoli come Liverpool. Questione di famiglia, la (possibile) permanenza di Benitez è legata anche a fattori personali. De Laurentiis ha teso una mano: "Per loro vivere a Roma, dove ci sono tante scuole inglesi, sarebbe perfetto. Io lo aiuterei in tutto, qui da noi può creare una nuova Liverpool. Mi ha risposto che deve parlare con la famiglia e mi farà sapere".

Strutture e investimenti. Uno stadio moderno e funzionale, un settore giovanile da poter allevare in un centro sportivo: asset patrimoniali fondamentali per un club. De Laurentiis parla anche di questo. Quanto all'impianto svela: "Abbiamo convocato gli stessi architetti dello Juventus Stadium, per consegnare il progetto al Comune. Se l'ok arriva in tempi contenuti allora i lavori al San Paolo possono cominciare anche dal 1° marzo dell'anno prossimo. Il settore giovanile? Ho già individuato e trovato una zona di 8 ettari per costruire dai 4 ai 6 campi tra sintetico ed erba per le nostre giovanili".

Mercato. Messaggio chiaro da parte del patron: l'accesso alla Champions porta introiti e rende più agevole pensare al futuro. Per il resto, politica chiara: niente follie, attenzione massima al bilancio. "L'anno scorso abbiamo investito più di 90 milioni ha concluso De Laurentiis -. Quest'anno abbiamo preso Strinic, Gabbiadini e Koulibaly. Devo badare ai numeri e questo è il primo anno che chiuderemo in rosso… la mancanza della Champions s'è fatta e si farà sentire. Investirò soldi miei nello stadio, andrò avanti per fare il centro dedicato al settore giovanile. Acquisti? Ne faremo 3 mirati".

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