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De Laurentiis gonfia il petto: “Napoli rinforzato più di tutti in Europa”

A mercato chiuso il presidente fa il punto sulla campagna acquisti imperniata su 150 milioni d’investimenti, tra operazioni concluse e ritocchi agli ingaggi. “Sarri ha a disposizione un materiale esplosivo che gli consente di giocare su più fronti e con più moduli”.
A cura di Maurizio De Santis
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Juventus e Napoli protagoniste anche sul mercato. Da un lato ‘vecchia signora' che cannibalizza gli avversari (i casi Higuain e Pjanic sottratti a Napoli e Roma) e punta al grande exploit in Champions, dall'altro la squadra di Sarri che – pur avendo perso il bomber per eccellenza, il Pipita dei 36 gol in A – ha mantenuto assetto tattico, fisionomia di gioco e soprattutto ha capitalizzato dolore/denaro scaturito dalla partenza dell'argentino rinforzando la rosa a centrocampo e in difesa. Fiducia a Milik e a Gabbiadini in avanti, maggiore esaltazione del collettivo (con Mertens e Callejon con licenza di segnare), ricambi necessari: da qui ripartono gli azzurri che lanciano la sfida in campionato e si preparano al debutto in Coppa di metà settembre.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

Non c'è stato il colpo da novanta, non è arrivato il top player ma il Napoli che ha preso forma dalle trattative della sessione estiva appare più completo e competitivo perfino rispetto a quello della scorsa stagione. Il presidente De Laurentiis gongola, a chi lo attaccava accusandolo di non spendere abbastanza soldi per irrobustire il gruppo ha risposto piazzando sette colpi: da Tonelli (il primo in ordine di tempo) fino a Maksimovic (arrivato al fotofinish).

Siamo la squadra che in prospettiva si è rinforzata di più a livello europeo – ha ammesso il presidente a Radio Kiss Kiss -. Con i ritocchi degli ingaggi è stato un mercato da 140/150 milioni circa e ci siamo rafforzati a centrocampo e in difesa. Sarri ha a disposizione un materiale esplosivo che gli consente di giocare su più fronti e con più moduli. Puntiamo sempre al top del top e a elementi giovani, tutti i calciatori che abbiamo acquistato avranno delle clausole per l'estero per evitare un nuovo caso Higuain. Per Koulibaly ho rifiutato più di 50 milioni dal Cjelsea e ci teniamo pronti per gennaio qualora dovesse servire intervenire ancora.

Tutti per uno, uno per tutti. Finito il tempo del centravanti che catalizzava le attenzioni della manovra. Finito il tempo di Higuain finalizzatore per eccellenza, bomber da supportare a tutti i costi, sacrificando spazio e ambizioni personali. Non ci sono più ‘prime donne' ma un collettivo nel quale incastonare i nuovi arrivati, a cominciare da Milik che ha bagnato il suo esordio in Serie A con una doppietta al San Paolo contro il Milan.

Milik non va paragonato a Higuain – ha aggiunto De Laurentiis -. Prima il Napoli giocava per il Pipita, ora la squadra gioca per la squadra. Gabbiadini? Lo considero incedibile perché ha trovato una sintonia con il nostro tecnico. Crediamo che Sarri tirerà fuori il meglio del meglio da lui. Nessuno però si deve adombrare se gioca meno. In campo vanno quelli che sono più in forma o più adatti a incontrare un certo avversario. La bravura di un giocatore non si misura col minutaggio.

Dal sogno Cavani alla realtà della Champions, meglio restare coi piedi per terra…

Ho solo chiamato Blanc per chiedergli se era vero che il Matador voleva andare via da Parigi, ma mi ha risposto che non era così e la questione si è chiusa lì. Il resto sono tutte sciocchezze che ho letto… La Champions? Apparentemente il nostro girone è più semplice di altri, ma sono tutti avversari da non sottovalutare perché nei loro campionati han fatto bene.

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