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De Boer neo tecnico del Crystal Palace. “Ma all’Inter non ha avuto tempo”

L’ex Ajax debutta in Premier League, toccherà a lui guidare le ‘aquile’ londinesi nella prossima stagione. Suo fratello, Ronald, così ha commentato il flop in nerazzurro: “Essere esonerato dopo 85 giorni è stato doloroso”.
A cura di Maurizio De Santis
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frank de boer ex inter

L'esperienza a Milano, sulla panchina dell'Inter, è solo un brutto ricordo per Frank de Boer. L'allenatore olandese che i nerazzurri avevano scelto nell'estate della rivoluzione – sì al ‘tulipano', addio al ‘Mancio' – riprende dal baule gli attrezzi del mestiere e si appresta a tornare in campo dopo 8 mesi d'inattività in seguito all'esonero che lo aveva disarcionato il 1° novembre del 2016. Adesso è il nuovo tecnico del Crystal Palace e dalla prossima stagione calcherà i campi della Premier League: a dare l'annuncio ufficiale è stato lo stesso club londinese con un comunicato apparso sul proprio sito.

Con le ‘aquile' inglesi l'ex Ajax ha firmato un contratto di 3 anni e sarà al debutto in un torneo che ha solo sfiorato da avversario. "Sono entusiasta di essere stato scelto come manager del Crystal Palace – sono state le prime parole di de Boer da allenatore in carica -. E' un grande onore sedere sulla panchina di una squadra che ha tanta storia alle spalle, un club conosciuto in ogni parte del mondo per i suoi tifosi caldi e orgogliosi. Per me questa è un'opportunità molto stimolante e non vedo l'ora di iniziare il lavoro coi i giocatori e il mio staff tecnico in previsione della Premier".

Quanto alla sua avventura italiana, resta il rammarico per non essere riuscito a mettere in opera il suo progetto, a dare un'identità di gioco precisa alla squadra, a soddisfare quella esigenza e ambizione di ritorno al successo che l'ambiente nerazzurro attendeva. "L’Inter voleva passare dal catenaccio ad un altro stile di calcio, più internazionale, lo stile che Frank adora – ha ammesso suo fratello, Ronald, in un'intervista a Espn -. Ma non ha avuto abbastanza tempo a disposizione. Eppure non ha mai lavorato così duramente come all’Inter. Ha imparato la lingua in poco tempo, perché ci teneva a rispondere in italiano in conferenza, e vinto contro la Juventus per la prima volta dopo cinque anni. Per questo, essere esonerato dopo 85 giorni è stato doloroso".

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