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Daniele De Rossi: “La Roma nel mio destino”

Lunga intervista a UEFA.com: “Ricordo ancora la mia prima volta a Trigoria”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Daniele De Rossi racconta il suo arrivo a Roma e lo fa a UEFA.com, ricordando dai suoi primi passi calcistici ad Ostia fino a Trigoria, passando dal ruolo di giovane attaccante a quello di centrocampista attuale. "Il cambiamento è stato lento: sono arrivato alla Roma da attaccante, poi sono diventato trequartista e centrocampista" – ha raccontato – "ma la mia carriera è sbocciata quando Mauro Bencivenga mi ha messo davanti alla difesa". Poi, ricordando i tempi dell'Ostia Mare, commenta: "Si tratta di un club dilettantistico un po' atipico" – ha spiegato – "perché non e' la classica squadra del paesino o della borgata: Ostia è una città di 400 mila abitanti, quindi è già una via di mezzo tra una squadretta e una società professionistica, come possono essere Roma o Lazio, e dove esiste anche una certa selezione". Poi, la Roma: "Ricordo che venni preso dalla Roma quando avevo 9 anni, nel 1992; tuttavia rifiutai quella chiamata, perché volevo restare con gli amici. Alla Roma andai quando avevo 11-12 anni. Ricordo con grande emozione il primo giorno a Trigoria" – racconta – "Ricordo il distacco con l'Ostia mare, i campi in erba, l'abbigliamento, gli scarpini nuovi. Tutte cose che mi facevano quasi pensare di essere entrato in una dimensione di ben'altra caratura, anche se poi il pallone era sempre lo stesso". E poi, in chiusura, un pensiero al padre: "Sicuramente mi ha aiutato anche il fatto di avere un padre che il calcio giovanile lo conosce, perché non mi ha messo addosso pressione per il risultato o il fatto di dover venire fuori per forza, un problema che hanno tanti ragazzini al giorno d'oggi".

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