Dani Alves torna a casa: “Non ho bisogno di soldi né applausi”
Dani Alves indossa solo un paio di pantaloncini. Calza ciabatte molto semplici ed è accomodato su un blocco di cemento, mentre alle spalle spiccano un muro corroso dal tempo e dall'umidità, un materasso poggiato a terra, delle coperte arrotolate. Il difensore della Juventus (lo sarà ancora per poco, poiché ha chiesto la cessione ed è diretto verso il City di Guardiola) si trova nella stanza della casa dov'è nato. Un ambiente vetusto, prende luce dall'abbaino che s'intravede nello scatto pubblicato dal calciatore sul proprio profilo Instagram. Mai ha fatto mistero delle proprie origini umili, di quanto sia stato difficile sbarcare il lunario, di quanto abbia sofferto e lottato per diventare un calciatore professionista e poi un campione affermato tra le fila del Barça e della Seleçao. Intorno a sé ha una sedia di plastica e una cassettiera, pochi effetti personali poggiati in maniera confusa.
La vita è dura per chi è molle, mio popolo – si legge nel messaggio postato dal laterale brasiliano su Instagram -. Tornare qui serve a purificare la mia felicità. Non ho bisogno di denaro né di applausi, ma solo salute, un buon letto, un materasso decente e tanta forza di volontà.
Cosa gli è successo? Perché Dani Alves, spesso abbigliato in maniera eccentrica (ma costosa), è tornato nella sua vecchia abitazione? Il messaggio a corredo di quell'immagine è un monito a sé stesso per le sfide future che lo attendono. Come a dire, sono pronto a ripartire da zero… lo ha fatto quand'era un ragazzino col cuore ancora pieno di paura, può (ri)farlo oggi che ha una carriera affermata e scampoli di energie da dedicare ancora al calcio, passione di una vita. Lo farà dall'altra parte della Manica, nella Premier inglese, alla corte di Pep, il ‘guru' del tiki-taka blaugrana. Sarà un po' come tornare a casa.
