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Dalla moviola in campo al cartellino bianco, così cambia il calcio

I provvedimenti tecnologici e non che potrebbero cambiare le regole dello sport più bello del mondo, tra favorevoli e contrari.
A cura di Marco Beltrami
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Il dibattito tra i favorevoli e i contrari all’ingresso massiccio della tecnologia nel mondo del calcio, si ripropone ciclicamente all’indomani di episodi controversi. E così dopo il pirotecnico e rocambolesco Juventus-Roma, i favorevoli alla causa della moviola in campo hanno trovato nuova linfa ed energia per perorare la propria causa. Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio sembra sulla stessa lunghezza d’onda della Fifa che proprio nei mesi scorsi, tramite il patron Blatter, ha dimostrato di essere pronta alla svolta tecnologica che potrebbe aiutare il lavoro dei direttori di gara. Replay immediati e la capacità quindi di valutare in diretta situazioni controverse riducendo il numero degli errori.

Gli addetti ai lavori divisi sull'utilizzo della moviola in campo

Una prospettiva che se entusiasma i favorevoli, non esalta ovviamente i contrari: primo tra tutti Michel Platini che giudica l’ingresso della moviola addirittura un disastro che potrebbe mettere ko il calcio. Una posizione che oltre a nascondere una predilezione romantica per un calcio d’altri tempi, evidenzia anche lo scetticismo sulla tecnologia come mezzo capace di annullare polemiche ed errori sulla base del più classico dei “ci sono situazioni che nemmeno ore di moviole potrebbero chiarire in campo”. Ecco allora che l’unica concessione che si potrebbe fare al “futuro” e ai mezzi digitali potrebbe essere quella dell’occhio di falco (quello ormai in voga da diverse stagioni nel tennis) o della goal line, ovvero la tecnologia di porta che consente di capire se un pallone ha superato o meno la linea. Impiegata anche durante il Mondiale 2014, questa innovazione potrebbe permettere di eliminare i classici “gol fantasma” che continuano a imperversare sui campi di calcio.

Platini apre al "cartellino bianco"

Sicuramente se il presidente dell’Uefa non sembra convinto dell’utilità dei provvedimenti tecnologico, è di tutt’altro avviso per quanto concerne alcune innovazioni più semplici per agevolare il compito della classe arbitrale. Dopo l’ormai proverbiale bomboletta spray i direttori di gara potrebbero utilizzare anche un altro tipo di cartellini, di un altro colore oltre al rosso e al giallo. Platini nel suo libro “Parlons Football” infatti ha proposto il cartellino bianco, con annessa espulsione a tempo, di circa 10 minuti, per punire i giocatori resisi colpevoli di un’esultanza eccessiva. Dalla tecnologia alle scelte arbitrali dunque per un calcio che è ancora indeciso se proiettarsi nel futuro o rimanere aggrappato ancora alle regole tradizionali, sopportando le polemiche ormai all’ordine del giorno.

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