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Da Kolasinac a Huntelaar, i migliori acquisti a zero del calciomercato 2017

Nei top 5 campionati d’Europa finora sono stati polverizzati 399 milioni di euro per il mercato. Quali sono i migliori colpi a zero piazzati in questa sessione estiva? Eccone alcuni.
A cura di Salvatore Parente
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Anche se il calciomercato è cominciato da poco ed il rovente mese di agosto risulta ancora troppo lontano, non sono poche le squadre che hanno già messo a segni colpi di un certo livello. Accordi raggiunti da qualche tempo e che però hanno “visto la luce” solo nelle ultime settimane con diversi movimenti davvero interessanti. Fra questi, i due nuovi nonché costosissimi volti del Manchester City Ederson e Bernardo Silva arrivati alla corte di Guardiola per, rispettivamente, 40 e 50 milioni di euro, Tielemans dall’Anderlecht al Monaco per 25 milioni, Gnabry e Tolisso al Bayern per 49.5 milioni, Klassen e Pickford all’Everton per 55 milioni totali senza dimenticare i vari Salah (Liverpool), Lindelof (Manchester United) e Andrè Silva (Milan). Insomma, battute iniziali delle contrattazioni che però hanno già generato una spesa di 399 milioni di euro per 503 trasferimenti complessivi.

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Al di là di chi ha sborsato di più, con Bayern, Milan e Man City a contendersi l’ideale palma di “club paperone 2017”, rivolgiamo la nostra attenzione ai colpi di questa sessione a parametro zero passati, in questa mole di danaro speso, in secondo piano ma che potrebbero, alla fine dei giochi, rivelarsi, come dicono in NBA, degli “steal of the draft” ovvero delle impronosticabili acquisizioni di assoluto valore.

Wenger beffa tutti per Kolasinac

Il colpo a zero che potrebbe diventare quello con maggiori dividendi, in campo e non solo, di questa sessione di mercato è quello di Sead Kolasinac all’Arsenal. Il bosniaco, infatti, dopo ben 7 anni, 13 assist, 4 gol e 163 gare complessive a Gelsenkirchen con lo Schalke 04 ha deciso di cambiare aria e provare una nuova avventura all’estero.

Un’avventura in Inghilterra, in Premier League dopo le vane lusinghe dei mesi scorsi di tanti club europei, italiani in primis, che avevano fiutato l’affare composto da un mix di forza, classe, dinamismo e convenienza economica. Eppure, fra le incertezze di Milan e Roma e i ritardi della Juventus Wenger, fulmineo, si è assicurato le prestazioni del terzino sinistro che ora si candida a prendere il posto da titolare nei Gunners strappandolo ai vari Monreal e Gibbs. Insomma, Well done Arsene!

Rudy al Bayern dopo una vita “da mediano”

Un altro importante movimento di mercato che si è consumato nelle fasi iniziali del 2017 e che avrà i crismi dell’ufficialità il primo luglio prossimo è quello che riguarda Sebastian Rudy al Bayern di Monaco. L’ormai ex calciatore dell’Hoffenheim protagonista assoluto della cavalcata vincente della compagine del baby-allenatore Nagelsmann (29 anni) che ha condotto la formazione del Baden-Württemberg ai preliminari di Champions League raggiunge, all’età di 27 anni, uno fra i club con più blasone di Germania dopo anni di gavetta allo Stoccarda prima e proprio all’Hoffenheim poi.

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Una costante ascesa che gli ha permesso questa importante chance, questa scalata (15 presenze anche nella nazionale maggiore) per un talento non più giovanissimo ma in grado, con la sua versatilità, di fare le fortune dei bavaresi con la sua capacità di giocare sia come mediano, mezzala o terzino destro. Sliding doors, il magic moment è arrivato.

Da Guardiola al West Ham, la storia di Pablo Zabaleta

Dopo ben 9 anni di permanenza ai Citizens Pablo Zabaleta sta per cominciare una nuova vita, sportiva s’intende, col West Ham. Il 32enne di Buenos Aires, infatti, malgrado un rapporto idilliaco con la tifoseria del Manchester City ed al netto di una militanza che conta 333 partite fra Etihad Stadium e gli impianti di mezza Europa con la casacca celeste di Manchester, non ha ottenuto il rinnovo, in scadenza giugno 2017, con la sua amata squadra.

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Così, l’argentino si è guardato intorno accettando la nuova sfida britannica con gli Hammers di Slaven Bilic e, contestualmente, prenotando la corsia destra della difesa, ora, orfana dell’ex Real Madrid Arbeloa che, a 34 anni, ha deciso di smettere col calcio giocato. Reietto, escluso, allontanato dalla rivoluzione copernicana voluta da Guardiola ed attualmente in corso (con lui solo 20 gare stagionali lo scorso anno), Zabaleta dunque ha scelto di ricominciare dall’esilio del London Stadium in attesa di incrociare le armi il 2 dicembre prossimo non con la sua adorata ex squadra ma con l’allenatore spagnolo che ha decretato la fine di un sogno, di un binomio vincente che durava ormai dall’estate del 2008.

Klaas Jan Huntelaar, il ritorno del “Cacciatore”

La magia del calcio non risiede solo in gol epici, atmosfere suggestive o nelle giocate più esaltanti messe in mostra dai tanti artisti del pallone che hanno nobilitato questo sport. Il fascino del football è alimentato anche da alcune vicende di straordinaria bellezza e passione. È questa la storia di Klaas Jan Huntelaar bomber olandese meglio noto con lo pseudonimo di “Hunter” (cacciatore) che, dopo esser cresciuto con il PSV, aver avuto una chance da titolare con l’Heerenveen ed aver messo a segno 76 gol in 92 gare con l’Ajax, ha giocato per Real Madrid, Milan e Schalke 04.

Un giro, un tour durato 8 anni e 141 gol prima di scegliere di rientrare, finalmente, a “casa”, all’Amsterdam Arena. Una scelta, a 33 primavere, di cuore che ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi dei Lancieri e che, dal punto di vista tecnico, potrà essere utile con Huntelaar chioccia e maestro del giovane e promettente danese Kasper Dolberg. Del resto, con le parole di Venditti, “certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Welcome back Klaas.

 

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