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Da Benevento con il mito di Puyol, 5 curiosità sul possente difensore Mauro Coppolaro

E’ stato grande protagonista nell’ultimo mondiale Under 20 giocato in Corea dall’Italia. Mauro Coppolaro, beneventano di nascita, classe 1997, è stato paragonato già a Fabio Cannavaro per il suo modo di leggere in anticipo la giocata degli avversari. Ma il suo grande idolo resta l’ex Barça.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Continua la ricerca, all'interno del nostro calcio italiano, di giovani talenti pronti a mettersi in mostra e consacrasi definitivamente sul grande palcoscenico. Uno di questi è Mauro Coppolaro, classe 1997, calcisticamente cresciuto fra Udinese e Reggina, il difensore centrale campano è stato convocato anche dal ct Evani per l'ultimo mondiale under 20 in Corea dove l‘Italia si è piazzata al terzo posto.

Un calciatore fisicamente pronto e molto bravo nella lettura in anticipo delle giocate avversarie. Lo scorso anno è stato tra le fila del Latina in Serie B. Del suo percorso calcistico, cominciato nella sua Benevento, ci sono tantissimi aneddoti da raccontare. Un calciatore che già sembra essere pronto per il grande salto di categoria e che aspetta solo l'occasione giusta per spiccare il volo.

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Dalle lusinghe della B a Udine, il futuro di Coppolaro

Al termine della stupenda campagna della Nazionale Under-20 nei Mondiali in Corea col terzo posto conquistato ai danni dell’Uruguay, Coppolaro potrebbe esaudire il sogno di esordire in Serie A con la sua Udinese. Dopo la sfortunata stagione in Serie B con il Latina nella quale il beneventano ha comunque nel naufragio generale salvato il salvabile, infatti, la compagine friulana potrebbe, al netto della strenua corte di Venezia e Brescia, finalmente trattenerlo. Una decisione saggia per la squadra bianconera che, con la colonna della Nazionale ed il giovane Samir, potrebbe costruire una diga difensiva giovane, di grande efficacia e di estrema longevità.

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Forte di testa e rande struttura muscolare

Dal punto di vista tecnico-tattico, Coppolaro è un marcatore moderno, che fa della duttilità una delle sue maggiori doti. All’occorrenza, infatti, può essere impiegato sia come centrale in una linea a 4 sia in uno schieramento in linea a 3. Molto bravo negli anticipi, difficile da superare nell’uno contro uno per via della sua fisicità, il centrale campano non ha problemi, vista l’ottima capacità in fase di palleggio, a dare inizio alla manovra. Importante è anche la grande abilità nel gioco di testa, che gli permette di essere particolarmente efficace nei duelli aerei, sia in difesa che in prossimità della porta avversaria. Difensore roccioso, Coppolaro è in possesso di una imponente struttura fisica e di una esplosività dal punto di vista muscolare, che lo hanno aiutato a diventare titolare ovunque abbia giocato.

In foto: dati Mauro Coppolaro da Transfermarkt
In foto: dati Mauro Coppolaro da Transfermarkt

Cresciuto con il mito di Puyol

Molti addetti ai lavori ritrovano nel ventenne di origine beneventana alcune caratteristiche che ricordano uno dei più grandi difensori azzurri del passato recente, un certo Fabio Cannavaro. Anche se, come lui stesso ha più volte affermato, Mauro ha un altro mito a cui si ispira, e non si tratta di un calciatore del Bel Paese. Infatti, il suo modello è l’ex bandiera e capitano del Barcellona Carles Puyol, di cui ammira soprattutto le doti di leader e la grande grinta messa in campo in ogni occasione dal catalano.

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Titolare in Serie B a 17 anni

Il 10 maggio 2014, poco dopo aver compiuto 17 anni, il giovane campano fa il suo esordio tra i professionisti. All’epoca il ragazzo era il capitano della formazione primavera della Reggina allenata da Roberto Cevoli e in vista delle ultime gare del campionato cadetto, la coppia Gagliardi – Zanin decide di convocarlo in prima squadra. All’83’ della gara con il Brescia arriva il suo momento e Mauro fa il suo debutto “tra i grandi” entrando al posto di Adejo. A quella prima presenza ne seguiranno poi altre quattro da titolare. Il suo talento non passa inosservato e così, inevitabilmente, su di lui piomba l’attenzione dei club più importanti della Serie A che fanno di tutto per assicurarsi il suo cartellino. Alla fine, però, è l’Udinese a spuntarla.

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I numeri in questa stagione

La stagione di Coppolaro nell'ultimo campionato trascorso con i pontini del Latina è culminato con il fallimento della società e lo svincolo automatico di tutti i calciatori in rosa. Ma lui non è stato di certo a guardare. Nel campionato cadetto ha collezionato 20 presenze giocando 1685 minuti in totale. Nell'ultimo mondiale Under 20 giocato in Corea è stato il perno della retroguardia azzurra. Evani ha puntato molto su di lui e secondo qualcuno, insieme ai vari Marchizza e Romagna, Mauro sarà un valore aggiunto per il futuro della Nazionale maggiore che nel corso degli ultimi stentava a trovare difensori centrali in grado di dare una sicurezza del genere a tutto il pacchetto difensivo. Insomma, il futuro è suo, ma guai a cominciare con i paragoni. Come Nesta e Cannavaro forse non ne nasceranno più, ma con Coppolaro, la strada sembra essere in discesa e l'esempio da seguire dei due campioni del mondo sembra essere davvero a buon punto.

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