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Crotone, che colpo: in panchina Grosso, l’eroe di Berlino

Dalla Primavera della Juventus alla prima esperienza in Serie A con la neo-promossa. ‘A mano a mano’ continua il sogno dei calabresi e del terzino che regalò la Coppa all’Italia. Si attende solo la risposta definitiva ma l’avventura è pronta a cominciare.
A cura di Maurizio De Santis
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Dalla Primavera della Juventus alla panchina del Crotone. Fabio Grosso è abituato alle emozioni forti, sa come gestirle fino a convogliarle in un'esultanza Mondiale. Come a Berlino 2006, quando regalò all'Italia la Coppa e lasciò i francesi a rosicare per quella testata di Zidane a Materazzi. I ‘galletti' abbassarono la cresta, a distanza di 10 anni quel 9 luglio del 2006 resta scolpito nella loro memoria come brutto ricordo che proprio non va via. Resta scolpito negli occhi di milioni di italiani in quel cielo che si colorò d'azzurro sopra la Germania.

Fabio Grosso sulla panchina della Juventus Primavera
Fabio Grosso sulla panchina della Juventus Primavera

La sequenza videoclip è da brivido, da allora il terzino dal piede fatato s'è incamminato lungo una strada diversa: chiusa la carriera di calciatore, ha iniziato quella di allenatore. S'è fatto le ossa lavorando coi ragazzi e adesso sembra pronto per il grande salto: in Serie A c'è un club che ha imparato a sognare ‘a mano a mano' e sulle note di Rino Gaetano ha conquistato un sogno a occhi aperti. Proprio quella sera magica in terra tedesca, proprio come quell'avventura iniziata sotto i peggiori auspici (lo scandalo di Calciopoli) e poi terminata in gloria.

E' avvenuto tutto sotto traccia – come racconta la Gazzetta -: manca ancora la firma e quindi l’ufficialità, ma l’incontro avuto nella giornata di sabato a Milano è servito a mettere le basi per una reciproca intesa. E' attesa un risposta da parte del tecnico oltre al benestare della Juventus che fino a giovedì dava per scontato il rinnovo e sembra non si opporrà al desiderio di Grosso di provare un'esperienza così importante sulle orme di Gasperini, nel solco di quella generazione di campioni del mondo che s'è tuffata nel mondo del calcio ma dall'altra parte della barricata, in panchina: Gattuso col Pisa, Pippo Inzaghi ripartito dalla Lega Pro col Venezia dopo le amarezze a Milano, Oddo a Pescara, Cannavaro di nuovo in Cina e Nesta a Miami. E il cielo sopra Berlino è sempre sfumato d'azzurro, anche a distanza di dieci anni.

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