Cr7 torna al gol e si conferma leader nella top ten dei marcatori in Champions League
Il Real Madrid torna dalla Germania con le pive nel sacco: i Blancos hanno cullato fino all'ultimo il colpo grosso, con il successo esterno sul campo del Dortmund ma alla fine in Champions League è arrivato solamente un pareggio per 2-2. Un risultato agrodolce per una squadra bella dalla cintola in su ma in gravi difficoltà in fase difensiva. A far sorridere ambiente e tifosi, però, è il ritorno al gol di Cristiano Ronaldo che davanti alle telecamere di tutto il mondo fa anche pace con Zinedine Zidane. Segnando anche un gol pesantissimo per sè e per la squadra. Perché il pari è comunque un risultato importante in trasferta europea e perché si avvicina al record di Raul, altra icona madridista.
Il primato di Raul di 53 goal siglati nella fase a gironi di Champions League, infatti, è molto più vicino di quanto non si possa pensare: dista ormai solo due lunghezze. Cristiano Ronaldo a Dortmund ha segnato il suo 51mo gol in Europa nella massima competizione continentale, con la maglia del Real, sfiorando anche il secondo gol, poi annullatogli giustamente per fuorigioco. CR7 è ritornato ad essere una vera e propria macchina da gol e ha timbrato il cartellino per la 95esima volta nella massima competizione europea che diventano 96 in totale se si calcolano tutte le reti in Europa.
Top marcatori di sempre
Come si vede dalla grafica, Cr7 è leader indiscusso nella top ten dei migliori marcatori di sempre. Il portoghese guida la classifica davanti a Leo Messi che segue a una manciata di reti in una sfida a due che sta tenendo acceso il duello europeo. Se il portoghese ha però il maggior numero di gol all'attivo, l'argentino del Barcellona eccelle per una media impressionante, avendo giocato meno gare (0,80 contro 0,72). Tra i giocatori ancora in attività c'è poi il solo Zlatan Ibrahimovic nei primi 10 distante però dalla vetta. Già superati mostri sacri come Raul, van Nistelrooy e Shevchenko.
Cristiano Ronaldo ha avuto un avvio di stagione difficile, reduce dal brutto infortunio patito in finale europea contro la Francia dal quale ha recuperato con una rieducazione lunga lontano dai campi di calcio. La sua forma non è ancora ottimale e le ultime frizioni con presidenza e allenatore ne hanno condizionato il rendimento. Anche per questi motivi forse, ultimamente, è apparso letale quando gioca lontano dal Bernabeu, senza le pressioni addosso. Non è un caso se 28 reti messe a segno nelle ultime 19 gare disputate arrivino con il Real in trasferta.
