Crisi Juve, Lippi: “Prima aveva Pogba, Vidal e Pirlo, adesso chi c’è?”
Marcello Lippi conosce benissimo il mondo bianconero. Ha vinto tutto con la Juventus e ora che è dalla parte opposta del Mondo, alla guida della Nazionale cinese è sempre attentissimo alle questioni legate alla società piemontese. Anche e soprattutto dopo il ko improvviso di Genova, sotto i colpi del Grifone che ha umiliato la capolista in un 3-1 che non ha lasciato spazio e dubbi nel cercare possibili alibi.
Il ko di Genova
Tre gol subiti, la terza sconfitta stagionale, un primato sicuro divenuto incerto e un gioco che latita misteriosamente. La Juventus è in un momento di stallo. Si sono avvicinate Milan e Roma pericolosamente e questo è forse il dato più preoccupante, insieme ai tantissimi infortuni con cui Allegri deve fare i conti. Proprio il tecnico però in queste ore è tra i più criticati del mondo bianconero, re di non aver dato una nuova identità alla squadra dopo i cambiamenti di mercato in estate.
I problemi di Allegri
A dirla tutta si potrebbe pensare che le scelte effettuate nell'ultima campagna acquisti abbiano indebolito più che fortificato il gruppo bianconero. La difesa è logorata, ha un anno in più sulle spalle e gli infortuni sarebbero un chiaro segnale di cedimento. Il Pipita si sta adattando ma con ritmi inferiori e più lenti rispetto alle aspettative, diventando un giocatore a metà servizio. E poi il centrocampo, privo di Pogba, che ha subito una involuzione evidente.
I colpi a vuoto di Pjanic e Higuain
Tutti elementi che non sono sfuggiti a Lippi, il nuovo commissario tecnico della Nazionale cinese, che è intervenuto ai microfoni di Radio Rai: “Non sono in grado di dire perché la Juventus, per modo di dire, sta faticando a gestire il doppio impegno in Champions League e Serie A. Non è detto che comprando grandi calciatori, questi si adattino subito al nuovo ambiente. Sono cambiamenti da gestire con grande difficoltà per un allenatore". I nuovi sono dunque la punta del iceberg: aspettative alte, risultati mediocri: "Pjanic e Higuain sono ottimi giocatori ma l’inserimento di grandi campioni non è sempre naturale. Bisogna conoscersi e ambientarsi e qualcuno ha necessità particolari".
L'assenza di Pogba
Il secondo elemento che fa della Juventus una squadra non certo più forte dell'anno passato è il centrocampo: "E' andato via un calciatore molto importante come Pogba. Due anni fa il centrocampo era Pirlo-Vidal-Pogba, l’anno scorso giocavano spesso Lemina e Sturaro, con tutto il rispetto per loro ma la qualità è cambiata. I calciatori della Juventus sono abituati da sempre a lottare per tutte le più grande competizioni, non credo sia un problema legato alle tante partite. Ho la sensazione che Allegri, Sarri e Spalletti abbiano ancora da lavorare per oliare i nuovi meccanismi che sono di ottimo livello. Il Napoli forse può imprecare la sfortuna: dopo Higuain si è ritrovato anche senza Milik".