Crisi Inter, parla Mancini: “E’ lo stesso caos totale per cui lasciai il club”
Il caos in casa Inter era iniziato un paio di stagioni fa, poi è degenerato negli ultimi mesi con l'assenza cronica di risultati, esoneri, avvicendamenti, sfoghi. E una società che resta latente, non prende posizione apparendo dall'esterno incapace di porre fine ad una situazione che ha del paradossale. Non esistono basi per progetti concreti, non c'è coesione tra dirigenti, il gruppo appare disunito, ognuno per sè, l'Inter per tutti. Una fotografia che Roberto Mancini aveva già inquadrato quando decise di abbandonare l'ambiente nerazzurro che stentava a riconoscere e con cui non riusciva più ad avere alcun feeling professionale.
Crisi senza fine – Lo sfogo arriva adesso ma per il Mancio, il discorso era stato già sviscerato molto tempo fa. Solo che in pochi gli avevano dato ascolto. Oggi, invece, con l'ennesima crisi portata in piazza dalla stessa dirigenza nerazzurra, l'ex allenatore ritorna sugli ultimi tempi poco prima delle dimissioni: "All'Inter non c'erano più le basi per andare avanti. Io parlavo, i dirigenti non mi capivano. Io ho una mia dignità personale e professionale e dunque non potevo accettare quello che stavano facendo".
Caos totale – Un completo cortocircuito, fatto di proroghe ma di poche intese: un elemento che per Mancini è stato determinante nel compiere la decisione presa: "I proprietari mi avevano fatto un'offerta di tre anni per rimanere ma non c'erano i presupposti: c'era il caos totale. Dovevi avere delle risposte ma non si sapeva con chi parlare, era difficile poter far la squadra secondo idee da condividere"
Tanta qualità gettata al vento – Una situazione che richiama da vicino l'attuale: dopo un anno l'Inter è ancora alle prese con una serie di problemi che solamente alcuni risultati positivi a cavallo tra gennaio e aprile avevano nascosto. Ma che covavano sotto la cenere pronti a riemergere alla prima folata: "Ovviamente mi dispiace, perchè avevamo fatto un lavoro ottimo, e quest'anno sarebbe arrivata almeno tra le prime tre. Manca amalgama ma le qualità no: chi dovesse acquistare i giocatori dell'Inter farà grandi affari".