70 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cosa mangiano i giocatori prima delle partite

La Guida nutrizionale realizzata dalla Commissione medico-scientifica della Lega Nazionale Professionisti B, aiuta i calciatori professionisti e non ad una corretta alimentazione prima delle partite.
A cura di Marco Beltrami
70 CONDIVISIONI
Immagine

Il calcio moderno vive anche di partite in rapida successione e in orari spesso diversi. Una situazione che spesso e volentieri ha fatto infuriare tifosi, e addetti ai lavorie addetti ai lavori costretti a cambiare le proprie abitudini rispettivamente per seguire la propria squadra del cuore, e rendere al meglio in campo. Tra queste ovviamente ci sono anche quelle che riguardano l’alimentazione: un aspetto fondamentale per mettere i calciatori nelle condizioni di rendere al meglio. Quello che accade dunque a tavola per i giocatori, professionisti e non, è utile quanto gli allenamenti. Senza il carburante giusto infatti il motore non può esprimersi al meglio, con un altro aspetto da non sottovalutare che è quello legato alle tempistiche. A venire incontro soprattutto ai tantissimi calciatori non professionisti ci ha pensato la Serie B, grazie al lavoro della Commissione medico-scientifica della Lega Nazionale Professionisti B. Quest’ultima infatti ha realizzato un opuscolo che rappresenta un vero e proprio “manuale dell’alimentazione” per i praticanti di quello che è considerato lo sport più bello del mondo. Pagine utilissime per permettere a tutti di poter dare il massimo in campo senza andare incontro, per esempio, a debolezza o immediati dolori muscolari.

I luoghi comuni da cancellare

Un modo dunque per colmare quello che Francesco Braconaro, presidente della commissione e responsabile sanitario della serie B ha definito ai microfoni del Corriere.it come un “vuoto”. A suo giudizio infatti “ Mancano informazioni relative alle diete dello sportivo. Tutti poi lanciano allarmi sull’aumento dell’obesità infantile in Italia, problema che si può affrontare soltanto combinando un’alimentazione equilibrata con l’attività sportiva". Il manuale del pasto vuole soprattutto eliminare una serie di luoghi comuni sull’alimentazione dello sportivo e in particolare del calciatore. Queste le significative parole di Loredana Torrisi, dietista del dipartimento di Medicina del C.O.N.I che ha evidenziato l’importanza di una corretta alimentazione: “Nel calcio in generale non si sta molto attenti all’alimentazione, è vissuto come un gioco, almeno fino a quando non si entra in una struttura professionistica. I ragazzi non sanno che cosa è meglio mangiare e soprattutto quando. Molto spesso si inseguono leggende metropolitane più che vere norme dietetiche: un tempo per esempio c’era il mito della carne come “benzina” del calciatore, poi si è passati ai carboidrati (soprattutto la pasta) come vero toccasana, abolendo del tutto carne e proteine. Poi sono arrivate le energy e le sport drink, che possono essere utili ma vanno usate nel modo giusto. Insomma, abbiamo cercato di fare ordine in tutto questo”.

Le regole per una nutrizione corretta

La “Guida nutrizionale” è alla portata di tutti, e si basa su una serie di principi tutt’altro che complicati. Prima di tutto viene evidenziato che nel corso della giornata si devono sostenere 5 pasti, iniziando da una colazione molto abbondante (con zuccheri e proteine), e proseguendo poi con uno spuntino a metà mattinata. L’importante è rispettare la cosiddetta “piramide alimentare” che comprende 50-55% di carboidrati semplici o complessi, 20% di proteine, 25-30% di grassi. Fondamentale l’idratazione durante tutta la giornata con poca acqua per volta, evitando alcol e bevande troppo zuccherate. Ovviamente bisognerà tenere conto dei profili individuali, e anche del tipo di attività sportiva che si deve affrontare senza generalizzazioni.

L'ultimo pasto prima della partita

A tal proposito bisognerà necessariamente tenere conto degli orari della partita che impongono all’atleta di effettuare l’ultimo pasto, 2-3 ore prima dello stesso. A tal proposito fondamentale è la pasta che rappresenta senza dubbio il punto fondamentale per l’ultimo pasto prima della partita. Ovviamente questo impone delle scelte condivise: basti pensare in Serie A, a quello che accade in occasione delle partite delle 12.30, non tutti i nutrizionisti delle squadre decidono di far mangiare ai giocatori un piatto di pasta (anche in questo caso s’intendono piatti leggeri senza sughi particolari, o condimenti “pesanti”). In caso di fame a ridosso dell’impegno sportivo si può bere acqua o biscotti secchi.

L'alimentazione nel post match

Sono da escludere sia prima che dopo la partita, prodotti troppo sofisticati e dunque cibi fritti, o eccessivamente grassi. Per facilitare il recupero delle forze dopo lo sforzo fisico infatti si può fare affidamento entro mezz’ora su frutta, gelati, cracker, succhi di frutta e bevande. Questi dunque alcuni principi generali, anche se per quanto concerne formaggi, proteine e non solo ci sono dei profili dettagliati sulla dieta che possono fare molto comodo sia ai campioni che ai cosiddetti “giocatori della domenica”.

70 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views