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Corridori straordinari. I cinque “Forrest Gump” della Serie A

Da Capezzi del Crotone a Radovanovic del Chievo, ecco i “maratoneti” del nostro massimo campionato che garantiscono diversi chilometri a partita alle rispettive squadre.
A cura di Salvatore Parente
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La corsa, il dinamismo, la velocità ma soprattutto, nel gergo calcistico, il fondo e la resistenza, sono degli elementi fondamentali per diversi calciatori che, al di là di quello che riescono a fare col pallone, possono sfruttare al massimo queste indispensabili “armi”. Caratteristiche fisiche importanti che spesso hanno nascosto le mancanze tecniche di tanti mediani del nostro calcio divenuti, in modo esemplificativo, campioni del mondo come Oriali o Gattuso.

Capezzi

Nella nostra Serie A, anche oggi, senza giudicare le qualità in fase di possesso di questi attuali interpreti del pallone, vi sono ragazzi che corrono tanto per la propria squadra diventando vitali uomini equilibrio per le proprie formazioni. Parliamo dei cinque maratoneti del nostro massimo campionato che, un po’ come Tom Hanks in “Forrest Gump”, hanno costruito una carriera sulla loro capacità di corsa percorrendo, mediamente, tanti chilometri a partita.

Leonardo Capezzi, maratoneta della Serie A

Primissimo in questa speciale graduatoria troviamo il centrocampista centrale del Crotone Leonardo Capezzi che, in 13 presenze totali (975 minuti di gioco), ha messo insieme una media altissima di 11.66 km a partita. Un valore di tutto rispetto che evidenzia i gran polmoni del mediano ex Varese che, non solo nella manifestazione ma anche in squadra, stacca tutti addirittura di 1.6 km rispetto al secondo nella classifica dei calabresi "più generosi" con Federico Ceccherini a seguire con 10.1 km percorsi per gara. Caratteristica, questa che fra ottobre e dicembre, ha garantito a Capezzi la quasi assoluta titolarità nella compagine di Nicola con 8 gare consecutive dal primo minuto.

Parolo

Il polmone della Lazio, Marco Parolo

Il mediano della nazionale di Conte prima e di Ventura poi, è uno di quelli che ha fondato le sue fortune non tanto e non solo sulla grande capacità di inserirsi, sul suo ottimo tiro dalla distanza o sulle buone geometrie garantite, ma anche per la sua capacità aerobica. Una capacità che lo ha portato a diventare, in questa stagione, il secondo “maratoneta” del torneo con 11.62 Km messi a referto per gara in 18 (1.594’) apparizioni totali con la maglia biancoceleste della Lazio.

Gazzi

Alessandro Gazzi, un gregario di successo

Sul terzo gradino del podio, invece, scoviamo un altro gregario del rettangolo di gioco Alessandro Gazzi del Palermo. Il ragazzo ex Torino, infatti, si guadagna la “medaglia di bronzo” nel torneo con 11.42 km di media corsi fra il Barbera e gli altri stadi italiani con, in abbinamento, tanta grinta e determinazione che lo hanno  eletto utile “mestierante del pallone” apprezzato da tantissimi allenatori fra cui, anche il Ct Ventura che lo volle fortemente sia nella esperienza di Bari nel 2006 che in quella di Torino nel 2012.

Magnanelli

Francesco Magnanelli, il “Puma” del centrocampo

Fra i campioni di resistenza del nostro pallone scorgiamo la bandiera del Sassuolo Francesco Magnanelli. Il capitano dei neroverdi in grado negli anni di crescere di pari passo con la propria compagine (in rosa dal 2005), diventando un calciatore importantissimo nel panorama calcistico nazionale e nell’economia generale del proprio club, infatti, ha raggiunto nelle 13 gare di questa Serie A, nelle quali è stato impiegato, ben 11.3 km di media a partita. Un risultato importante per uno che, in passato, per via del suo passo lento con la sfera è stato chiamato “il Puma” proprio come l’ex calciatore della Juventus Emerson.

Radovanovic

Ivan Radovanovic, qualità e tanta quantità

A chiudere questa top 5 dei calciatori con grandi doti atletiche, nello specifico comparto della capacità di corsa, troviamo l’onnipresente mediano del Chievo Ivan Radovanovic. Il serbo in grado quest’anno di non saltare alcuna singola gara nel nostro campionato (19 presenze con 1.495 minuti giocati) rientra nei magnifici cinque per merito dei suoi 11.3 km percorsi mediamente ogni “maledetta domenica”. Una dote esiziale per far parte della compagine clivense la più “anziana” del campionato (31.6) ma, allo stesso tempo, la seconda squadra per capacità aerobiche, dietro il Napoli, con 108.3 km percorsi a match.

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