Coppa Italia, Milinkovic-Savic e Immobile piegano la Roma

Tornato ad illuminarsi grazie ai riflettori dell'Olimpico, dopo diverse edizioni giocate in orari pomeridiani, il derby di Roma ha regalato un'altra notte di emozioni. La seconda semifinale di Coppa Italia, dopo quella giocata da Juventus e Napoli, ha confermato l'ottimo momento della Lazio che, dopo aver perso la stracittadina di campionato, si è rifatta con gli interessi vincendo con un gol per tempo. Il 19esimo derby di coppa, ha dunque restituito il sorriso a Inzaghi: bravo a mettere in campo una squadra attenta in difesa e centrocampo e letale in attacco. Rispetto alla sfida vinta a Milano, la Roma ha fatto un passo indietro. Meno precisa in mezzo al campo, dove è mancato soprattutto Naiggolan, la formazione di Spalletti ha sbattuto contro il muro biancoceleste e non è stata capace di rispondere alle due reti laziali. La sconfitta in questi primi novanta minuti, complica dunque la corsa verso la finalissima di Tim Cup e preoccupa in vista del prossimo impegno di campionato: quello contro il Napoli di Maurizio Sarri

Milinkovic-Savic fa esultare Inzaghi

C'era grande attesa nella Capitale per questo derby di Coppa Italia: considerato una sorta di rivincita di quella famosa finale del 2013 decisa da Lulic. Il primo tempo ha messo in mostra grande equilibrio e svelato le strategie dei due allenatori: Roma a fare la partita e Lazio pronta a colpire in contropiede. Come in campionato, tra i giallorossi il più pericoloso è stato come al solito Dzeko: protagonista al secondo minuto con una conclusione deviata. La squadra di Inzaghi ha però saputo resistere all'avvio propositivo dei giallorossi e a guadagnare terreno con il passare dei minuti.

Le due occasioni più nitide sono infatti arrivate dalle punte biancocelesti tra il 20esimo e il 25esimo. Dopo un tentativo da fuori area di Immobile, neutralizzato da Alisson, la formazione di Inzaghi ha trovato il vantaggio alla mezz'ora: fuga di Felipe Anderson e destro vincente di Milinkovic-Savic. Toccata sul nervo scoperto dalla rete del vantaggio laziale, e pericolosamente sbilanciata in avanti alla ricerca del pari, la Roma ha prodotto soltanto due fiammate del suo cannoniere bosniaco: entrambe finite sopra la traversa di Strakosha.

Immobile chiude i conti

Dopo un buon primo tempo, la Lazio ha dimostrato di godere di ottima salute anche ad inizio ripresa. Complice un avversario meno lucido e pericoloso del solito, i biancocelesti sono andati a caccia del raddoppio prima con un tiro di Felipe Anderson, uscito di poco sul fondo, e poi con una botta di Parolo molto vicina al bersaglio grosso. Al di là di un palo esterno colpito da Salah, i giallorossi hanno sofferto la vivacità degli avversari: specialmente in difesa dove Fazio e Manolas hanno spesso finito per ballare davanti agli attaccanti laziali. A metà ripresa, Spalletti ha tentato il tutto per tutto e inserito Perotti ed El Shaarawy. Mossa subito copiata dal collega, che ha tolto uno stanco Felipe Anderson e inserito Keita Balde.

L'ultimo quarto di gara ha visto in campo due formazioni un po' stanche e decisamente lunghe. Ad approfittare degli spazi lasciati dalla rivale è stata la Lazio, che al 78esimo ha segnato il suo secondo gol grazie all'inserimento decisivo di Keita e al "tap-in" vincente di Immobile. I minuti finali della Roma, sono stati giocati più con i nervi che con la lucidità necessaria per battere Strakosha. Neanche l'ingresso di Totti ha scosso i giallorossi, che hanno finito per perdere questa prima stracittadina di coppa. I giallorossi sono ora chiamati ad un'impresa, nel match di ritorno, per evitare di dover abbandonare la competizione proprio ad un passo dall'ultimo atto finale.