Coppa del Re, il Real nega il Bernabeu per la finale Barcellona-Alaves
Vincere un trofeo contro una squadra storicamente ‘nemica’ sportivamente parlando è il massimo. Se non puoi battere il tuo storico avversario nell’ultimo atto di una manifestazione allora puoi provare a vincere a casa sua. Questo ragionamento hanno fatto i dirigenti del Barcellona che hanno chiesto alla federazione spagnola di scegliere come sede della finale di Coppa del Re il Santiago Bernabeu, ma il presidente dei ‘blancos’ Florentino Perez si è fermamente opposto e ha detto che chi dovrà organizzare quella finale dovrà trovare un’altra sede.
Il Barcellona è giunto in finale di Coppa del Re dopo aver eliminato in una accesissima doppia sfida di semifinale l’Atletico Madrid (vittoria per 2-1 fuori casa e pareggio interno per 1-1). A sorpresa in finale è arrivato invece l’Alaves, che ha conquistato lo storico traguardo prevalendo sul Celta Vigo (0-0 e 1-0), che era giunto in semifinale con lo scalpo pesante del Real Madrid. La finale di Coppa del Re si gioca in gara unica e in campo neutro, e tradizionalmente ogni anno la sede cambia. I blaugrana pur immaginando il veto madridista ci hanno provato, ma Perez è stato perentorio: “Niente finale al Bernabeu, perché in quel periodo dovremmo fare dei lavori di ristrutturazione dell’impianto”.
La finale si giocherà sabato 27 maggio, tra l’altro esattamente una settimana prima della finale di Champions League (l’obiettivo primario del Barcellona e del Real Madrid), ed escludendo ovviamente una località basca – per via dell’Alves – e naturalmente del ‘Camp Nou’, oltre che del Bernabeu, restano in pista solo tre possibili sedi: il ‘Vicente Calderon’, l’impianto dell’Atletico Madrid, che a fine anno chiude i battenti e per questo sempre favorito per chiudere con un grande evento, il ‘Mestalla’ di Valencia e il Sanchez-Pizjuan di Siviglia.
