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A Genova il Milan fallisce la prova del nove e torna sulla terra

Dopo aver sconfitto la Juventus e ottenuto 16 punti nelle ultime 6 partite i rossoneri perdono 3-0 con il Genoa. Una partita dimenticare per la squadra di Montella, che vincendo almeno per una notte sarebbe passata al comando.
A cura di Alessio Morra
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Il Milan a Marassi è tornato prepotentemente sulla terra. I rossoneri dopo aver battuto la Juventus e dopo aver ottenuto sedici punti nelle ultime sei partite (frutto di cinque vittorie e un pareggio) avevano l’opportunità di tornare al comando della Serie A per una notte, ma contro il Genoa il giovane Milan di Montella è stato sconfitto per 3 a 0. Forse i troppi complimenti e le tante celebrazioni degli ultimi giorni hanno un po’ distratto e deconcentrato i rossoneri che adesso si leccano le ferite e proveranno nelle prossime partite a capire qual è il loro vero valore.

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L’ostico Genoa – Improvvisamente tutta la squadra di Montella si è spenta, sicuramente anche per merito di un eccellente Genoa che corre tanto, è messo benissimo in campo e difende con un numero incredibile di calciatori. Lo stile di Juric cozza con quello di Montella, che soffre tanto squadra che giocano in questo modo. Al contrario del Genoa che invece in casa non è riuscita ad ottenere risultato pieno con Empoli e Pescara, due delle ultime quattro, ma è riuscito a bloccare il Napoli, quarto in classifica e che come tipologia di gioco può ricordare il Milan.

Tutti in ombra – Ma il blackout rossonero è preoccupante. Perché se magari da un giovane come Locatelli, nato nel gennaio del 1998, ci si poteva aspettare un lieve calo. Una partita in ombra certo non ce la si aspettava da gente esperta come Bacca, praticamente anonimo e autore di un match insufficiente, da parte dell’ex Kucka e dei centrali Romagnoli e Paletta, entrambi non all’altezza della situazione a Marassi.

Formazione sbagliata – Montella ci ha messo del suo perché schierare Poli esterno destro di difesa non è stata forse una grande idea e rilanciare Honda in un match caldissimo come questo si è rivelato un boomerang. Inoltre la ‘panchina' non ha aiutato il tecnico napoletano, che ha bocciato ancora Lapadula e che non ha ottenuto alcun aiuto da Luiz Adriano e Gustavo Gomez, sbeffeggiato da Pavoletti in occasione del terzo gol.

La classifica – Nell’arco di tre giorni il Milan è passato dal sole alla luna. Dare un giudizio e tirare una linea definitiva è impossibile, e sarebbe anche ingiusto criticare una squadre in costruzione che domani sera al termine della decima giornata nella peggiore delle ipotesi sarà al quarto posto, con al massimo cinque punti di ritardo dalla capolista. Ma la prova del nove Bacca e compagni stasera l’hanno fallita.

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