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Conte: “I miei giocatori devono avere il fuoco dentro”

Il tecnico della Nazionale, che ha vinto contro l’Olanda e la Norvegia, ha esaltato lo spirito dei suoi ragazzi.
A cura di Alessio Morra
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Antonio Conte in appena nove giorni è riuscito a rivoltare il gioco e l’immagine della nostra Nazionale, che è passata dall’essere una squadra spenta, senz’anima che provava a fare con scarso successo il tiki taka, che ormai è in disuso, ad essere una squadra quadrata, tosta e tenace, cioè una squadra che è a immagine e somiglianza del suo C.T.. Oggi Conte in un’intervista non ha chiuso alle porte a nessuno, ma ha elogiato il suo nuovo gruppo: “Questo gruppo mi ha conquistato. Andrò in giro a cercare altri giocatori, non ho preclusioni; ma chi verrà, dovrà lavorare come questi ragazzi. I miei giocatori devono avere il fuoco dentro, che vengano dal Sud o da Udine. A Torino sono di casa, andrò presto.”

“Io sono il primo ad avere fame”

Il calciatore che ha impressionato maggiormente la critica e i tifosi è senza dubbio Simone Zaza. L’attaccante del Sassuolo, però, non ha sorpreso l’ex allenatore della Juventus, che è rimasto impressionato dalla voglia di vincere dei leader dello spogliatoio: “Zaza ha fame, ma non è solo lui: è giovane e da lui me l’aspetto. Anche li altri, gli Immobile e i Darmian, hanno come parametro i veterani e la loro fame calcistica. Il primo ad avere questa fame sono io. Penso anche a Chiellini che voleva rimanere, alla fame di giocatori come Bonucci, De Rossi, Buffon: con esempi così mi auguro che questa voglia rimanga in tutto il gruppo.”

Lo splendido avvio di Conte con la Nazionale

Due partite, due vittorie, quattro gol fatti e nessuno subito. Fare meglio di così non era possibile, considerato anche che Conte ha superato l’Olanda (3a al Mondiale) ed ha vinto in Norvegia, dove gli azzurri non s’imponevano dal 1937. Questi splendidi successi non esaltano il C.T., che vuole rapidamente ottenere la qualificazione per gli Europei del 2016: “Ero molto curioso di questa nuova realtà, un conto è avere i giocatori un mese, un altro otto o nove giorni. E sono stati giorni molto belli, per la loro grande applicazione mentale. Abbiamo tracciato le linee guida e messo in moto la macchina: ora il primo obiettivo è la qualificazione agli Europei.”

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