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Conte e il suo futuro: “Troppe speculazioni, penso solo a vincere”

L’ex c.t., che sta dominando in Premier, si avvicina alla sfida di FA Cup con il Manchester United di Mourinho e difende Wenger: “Ha fatto un grande lavoro, merita rispetto”.
A cura di Alessio Morra
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Antonio Conte sta dominando la Premier League e sembra saldissimo al Chelsea, che potrebbe molto presto proporgli un rinnovo contrattuale, con un ingaggio più alto. L’Inter però lo tenta, Suning sarebbe pronto a offrirgli uno stipendio altissimo. Nella conferenza stampa della vigilia di Chelsea-Manchester United di FA Cup l’ex c.t. ha dichiarato ufficialmente di non voler più sentire parlare del suo futuro. E non vuole che nemmeno i suoi ragazzi vengano avvicinati ad altre grandi squadre:

Il mio futuro? Ci sono molte speculazioni su di me e sui miei giocatori. Stiamo facendo un grande lavoro. Adesso è importante andare avanti così. Non bisogna però dimenticare che il Chelsea è una grande squadra come il Barcellona o il Real Madrid.

L’allenatore italiano ha poi parlato della stagione dei ‘Blues’ e del match di coppa che lo oppone a Mourinho, con cui ha avuto qualche problema in campionato:

Siamo in testa alla classifica, giochiamo un buon calcio. Vogliamo battere lo United e per passare il turno. Sappiamo che sarà una sfida difficile. Perché lo United insieme al City ha la miglior rosa della Premier League. Hanno tanti giocatori di talento e grande esperienza. Io e i miei giocatori siamo concentrati sulla sfida con il Manchester e vogliamo vincere la FA Cup, anche se sappiamo che sarà un match difficile per entrambe. Mourinho? Non è una sfida tra me e lui, dopo il match di campionato non l’ho sentito.

Infine, dopo aver parlato di capitan John Terry: “Non se sarà la sua ultima partita di coppa a Stamford Bridge, non credo e spero di no”, Conte è sceso in campo al fianco di Arsène Wenger, criticassimo tecnico dell’Arsenal:

Non è un momento facile per lui. Stiamo parlando di un allenatore che in vent’anni all’Arsenal ha fatto molto bene. Tutti gli anni sono arrivati in Champions League. Non è facile. Merita rispetto per il suo passato e per il suo lavoro.

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