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Confederations Cup, la polizia chiede il rinvio di Brasile-Uruguay

Oltre 100mila manifestanti a Minas Gerais. La polizia: “Gli scontri saranno inevitabili”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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una fase degli scontri a bahia

Le proteste in Brasile iniziano ad aumentare a dismisura, e tutto lascia intendere che la situazione peggiorerà con l'avvicinarsi della finalissima del 30 giugno. Già tra oggi e domani, con le semifinali Brasile-Uruguay e Spagna-Italia, è scattato l'allarme rosso da parte delle Forze dell'Ordine brasiliane. In particolare, la polizia di Minas Gerais, dove stasera si disputerà la gara tra i verdeoro e la Celeste, hanno annunciato di non poter garantire la pubblica sicurezza, chiedendo di rinviare l'incontro o di cambiare città ospitante. Motivo della massima allerta, la presenza in città di oltre 100mila manifestanti sul piede di guerra. Sabato scorso, furono in 70mila a mettere a soqquadro Belo Horizonte in occasione di Giappone-Messico, e per quest'oggi la polizia non prevede niente di buono. "Questo mercoledì, lo scontro sarà inevitabile", ha annunciato Martins Sant'ana, comandante in capo della Polizia militare di Minas Gerais. La decisione finale verrà presa nelle prossime ore.

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