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Con i gol di Higuain e il San Paolo inviolato il Napoli blinda il secondo posto

Malgrado tre sconfitte nelle ultime 5 gare, i partenopei sono padroni del loro destino: i due punti sulla Roma a tre turni dalla fine consentono ai ragazzi di Sarri di gestire il vantaggio e confermarsi in Champions League. Anche il calendario darà una mano con Atalanta e Frosinone in casa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un lunedì da leoni, per Napoli e Roma. L'ultima a morire sarà la speranza ma anche qualche calcolo matematico aiuterà capitolini e partenopei comprendere quali siano le reali possibilità di un ribaltone nella parte finale di campionato, con i giallorossi che dopo la vittoria all'Olimpico cullano l'idea di un insperato secondo posto. Che potrebbe arrivare se i partenopei perdessero contro l'Atalanta e i capitolini vincessero con il Genoa per poi giocarsi tutto all'ultima giornata. Un testa a testa che vede il Napoli favorito dal calendario e dalla classifica anche se l'umore è più alto a Roma.

La caduta di Roma ha riaperto i dubbi e crepato le certezze di una piazza che ha abdicato allo scudetto e ora si ritrova a dover difendersi dall'avanzata della Roma per chiudere al secondo posto che garantisce l'accesso diretto alla Champions League. Anche i numeri e le statistiche ‘tifano' Napoli. Due punti da dover gestire ora sono sufficienti per evitare brutte figure: il Napoli si gioca al San Paolo le proprie carte. Pubblico amico, avversario abbordabile e senza più grandi obiettivi, la determinazione di non dover fallire.

Sulle spalle di Higuain

Il fiato dei partenopei di Sarri però si è fatto corto nelle ultime uscite: tre sconfitte in cinque gare e una frenata inaspettata che è coincisa con lo stop per Higuain. Anche se il Napoli ha dimostrato di avere una rosa importante (Mertens e Gabbiadini lo hanno spesso dimostrato) è pur vero che è mancata la continuità di rendimento che diventa a certi livelli elemento di distinzione tra chi può rimanere al vertice e chi passa e se ne va.

Tre sconfitte in 15 giorni

In due settimane, il Napoli ha totalizzato la metà del totale delle partite perse da agosto: tre su sei. E all'Olimpico, Higuain non è riuscito a segnare impedendo il capitombolo nel finale di gara.Un altro elemento importante, perché proprio l'argentino con i suoi 30 gol all'attivo, ha spesso permesso alla squadra o di aprire le danze alla vittoria o di conquistare a suon di gol decisivi i successi necessari per vivere da protagonisti. Al San Paolo sarà proprio lui sotto osservazione perché è da lui che dovrà arrivare la scossa decisiva.

Il testa a testa con la Roma

Infine il confronto a distanza con la Roma di Spalletti. Il calendario dice Napoli che si giocherà il finale di campionato con tre partite davvero abbordabili anche per fare ‘filotto' di vittorie. L'Atalanta al San Paolo, poi a Torino per sfidare i granata e quindi la chiusura ancora in casa con il neopromosso Frosinone. La Roma se la passerà peggio sfidando prima il Genoa a Marassi poi in casa all'Olimpico contro il Chievo e quindi chiusura a Milano, a San Siro contro il Milan. Se non accadrà l'impossibile, sarà complicato davvero riuscire a raggiungere e superare i campani.

L'undici anti Dea

Maurizio Sarri non avrà problemi di formazione contro l'Atalanta. Tutti gli elementi della rosa saranno a sua disposizione e rispetto all'Olimpico Lorenzo Insigne dovrebbe tornare titolare al posto di Mertens, dopo due partite in panchina. Occhio al centrocampo, dove le quotazioni di David Lopez potrebbero essere in risalita, ma non si prevedono ribaltoni importanti.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All. Sarri

 
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