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Clamoroso in Spagna: il Racing Santander si rifiuta di giocare in Coppa del Re (video)

Il club spagnolo dopo le parole è passato ai fatti, boicottando la gara contro la Real Sociedad. Alla base di questa drastica decisione, la lotta contro la società che non paga gli stipendi da diversi mesi.
A cura di Alberto Pucci
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Lo avevano annunciato e, coerentemente, lo hanno fatto. I protagonisti di questa incredibile vicenda sono stati i giocatori del Racing Santander, club che milita nella seconda divisione "B" spagnola, che stanchi delle promesse non mantenute dal contestatissimo presidente della loro società, hanno messo in scena una protesta clamorosa, quanto rara per il calcio mondiale. "Se la dirigenza non si dimetterà in blocco entro giovedì sera – avevano fatto sapere i giocatori – non scenderemo in campo contro la Real Sociedad". Detto, fatto: l'undici di Josè Aurelio Gay, compresa tutta la panchina, si è stretto in un abbraccio collettivo in mezzo al campo subito dopo il fischio d'inizio del match.

58 secondi di gioco – Davanti all'imbarazzo di tutti i tifosi e a quello degli avversari, i biancoverdi hanno tenuto duro anche all'arrivo dell'arbitro Gil Manzano che, dopo un conciliabolo con il capitano, non ha potuto far altro che sospendere il match e mandare tutti negli spogliatoi. Il minuto scarso di gara rischia di così passare alla storia come il gesto più estremo compiuto da una squadra di calcio ma, soprattutto, come l'ultimo tentativo per salvare un club sommerso dai debiti e affossato dalla gestione folle della dirigenza attuale. Il Racing, dopo questa rumorosa protesta, rischia una squalifica di un anno dalla prossima Coppa del Re e un'ammenda che andrà dai 3.000 ai 12.000 euro.

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