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City, Nolito si dispera: “Non gioco mai e il tempo è brutto. Voglio andarmene”

L’attaccante spagnolo, impiegato pochissimo da Pep Guardiola, non vede l’ora di lasciare Manchester: “Il viso di mia figlia ha cambiato colore da quando siamo arrivati qui e sembra che in tutti questi mesi abbia vissuto dentro a una grotta”.
A cura di Alberto Pucci
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Anche nella ricca e affascinante Premier League, non è tutto oro ciò che luccica. Dopo una stagione passata tra panchina e tribuna, Nolito ha detto basta e ha alzato la voce. In un'intervista rilasciata recentemente, l'attaccante spagnolo si è lamentato della sua situazione e ha sparato a zero contro la città: "Sono sotto contratto, quindi a decidere sarà il Manchester City, ma voglio andare via – ha dichiarato il giocatore a "Radio Onda Cero" – Gioco troppo poco, ma non voglio giudicare Guardiola. Avrà avuto le sue ragioni nel non farmi giocare, ma negli ultimi sei mesi non sono mai sceso in campo. Voglio andare ai Mondiali con la Spagna e di questo passo rischio di perderli". Arrivato in Inghilterra nell'estate del 2016 per 18 milioni di euro, l'ex attaccante del Celta Vigo ha pagato anche uno scarso ambientamento allo stile di vita e al clima di Manchester.

L'incontro con il ds del Siviglia

"Non ne posso più, il tempo è sempre brutto – ha continuato Nolito – Il viso di mia figlia ha cambiato colore da quando siamo arrivati qui e sembra che in tutti questi mesi abbia vissuto dentro a una grotta. Per non parlare delle difficoltà con l'inglese. Ho imparato poche, pochissime parole: "domani", "buongiorno", "buon pomeriggio" e poco altro". La classica pioggia britannica e il clima particolarmente freddo, ha dunque fatto un'altra vittima. In passato anche altri giocatori si erano lamentati delle condizioni climatiche di Manchester. In particolare Mario Balotelli, durante la sua esperienza all'Etihad Stadium. In attesa di capire le intenzioni del City, il nome di Nolito è già stato accostato a diversi club. Tra questi anche il Siviglia, dopo che l'attaccante è stato pizzicato nella città andalusa in compagnia del direttore sportivo Óscar Arias: "Non è stato nulla di organizzato – ha spiegato l'attaccante – Ero in giro a far shopping con mia moglie e l'ho causalmente incontrato in un bar".

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