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Morto Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito prima della finale di Coppa Italia

Morto Ciro Esposito, il tifoso gravemente ferito da un colpo di pistola prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. La famiglia: “Siamo distrutti”. De Laurentiis: “Tragedia immane, il mondo del calcio rifletta”. Il cordoglio di Benitez: “Assurdo morire così. Riposa in pace, ragazzo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Ciro Esposito è morto, un'infezione polmonare gli è stata fatale. Attaccato alle macchine, è stato il colpo di grazia. Il tifoso partenopeo era in gravissime condizioni da qualche giorno, ricoverato al Gemelli di Roma dal 3 maggio scorso. Vi era arrivato d'urgenza prima di quella finale di Coppa Italia maledetta tra Fiorentina e Napoli. Maledetta per gli incidenti, i colpi d'arma da fuoco, il balletto di responsabilità tra Istituzioni e la trattativa con gli ultrà all'interno dello stadio Olimpico. Maledetta perché perdere la vita, agonizzante, per andare a vedere una partita di calcio è diabolico. Che le speranze di vederlo salvo si fossero affievolite s'era capito sia dall'evoluzione del quadro clinico (peggiorata dopo alcuni, lievi miglioramenti che avevano illuso i familiari, gli amici) sia dalle parole, addolorate, di sua madre, Antonella Leardi. "Mio figlio è più morto che vivo", aveva ammesso la donna che è al capezzale del ragazzo, 27enne, ferito gravemente prima della sfida tra viola e azzurri. "Siamo distrutti", hanno ammesso tra le lacrime i parenti più stretti. Nell’attesa che la famiglia possa celebrare il funerale, il pm di Roma ha lasciato trapelare che le esequie potrebbero celebrarsi tra venerdì e sabato a Scampia.

Lutto cittadino a Napoli per la morte di Ciro Esposito

Un tweet del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, annuncia il lutto cittadino a Napoli in segno di cordoglio e rispetto per Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto dopo 50 giorni di ricovero dopo essere stato gravemente ferito a Roma, prima della finale di Coppa Italia. "Ciro è morto e a Napoli proclamiamo il lutto cittadino. Per Ciro, per i familiari, per il nostro popolo. Per dire no al binomio calcio-violenza".

De Laurentiis: "Tragedia immane, il mondo del calcio rifletta"

"Ciro era un nostro tifoso che voleva passare una serata di gioia tifando per la propria squadra – ha ammesso il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis -. Questa tragedia deve far riflettere tutto il mondo del calcio e delle istituzioni che collaborano con esso. Esprimo ai genitori ed a tutta la sua famiglia le mie più sentite condoglianze unitamente a tutto il Calcio Napoli". Cordoglio e dolore espressi anche dalla Roma. "La Roma si rammarica per la tragica scomparsa di Ciro Esposito e si stringe ai suoi familiari. Il club rinnova il proprio sconcerto di fronte al verificarsi di episodi così drammatici in concomitanza di eventi sportivi e auspica che tali tragedie non debbano mai ripetersi".

Il cordoglio di Benitez: "Riposa in pace"

"La morte di Ciro Esposito è qualcosa di drammatico, ingiustificabile, terribile – ha commentato Rafa Benitez attraverso il proprio sito ufficiale -. Un giovane non può perdere la vita mentre s'incammina verso lo stadio per vedere la sua squadra. Non ha senso. Questo non dovrà succedere mai più, mai. Ho dato tutta la mia vita al calcio perchè il calcio è la mia vita. Prima come giocatore e dopo come allenatore, mi sono goduto la mia professione. Però situazioni come questa mi fanno rivalutare molte cose. Dove sta andando il calcio e ciò che lo circonda? A quale limite lo stiamo portando. Bisogna trovare i mezzi per sradicare assolutamente fatti come questi dal panorama del calcio e dal mondo dello sport. Voglio inviare da qui tutto il mio rispetto, tutta la mia solidarietà e tutto il mio affetto alla famiglia, agli amici e conoscenti di Ciro Esposito. Un forte abbraccio, riposa in pace".

Ciro Esposito clinicamente morto, la notizia diffusa in giornata

"Le condizioni del signor Ciro Esposito si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi. Il signor Esposito è cosciente, ma sedato farmacologicamente". La nota del professor Massimo Antonelli, direttore del centro di Rianimazione del policlinico ‘Agostino Gemelli', mette un punto fermo sulle reali condizioni del tifoso partenopeo, tenuto in vita dalle macchine. Al comunicato arrivato dall'ospedale s'è aggiunto quello della famiglia di Ciro Esposito. "Siamo molto infastiditi dalle false notizie sulla morte di Ciro. Il suo cuore batte ancora anche se è in coma profondo, quindi, chi può pregare preghi per la sua salute".

L'agguato ai tifosi del Napoli, Ciro Esposito ferito da colpi di pistola

Colpi d'arma da fuoco con matricola abrasa hanno raggiunto altri due supporter azzurri, centrati al braccio e alle mani. Un agguato – hanno raccontato testimoni – che sostenitori della Roma hanno teso ai partenopei. Ciro ha avuto la peggio: a sparare contro di lui secondo gli investigatori sarebbe stato Daniele ‘Gastone' De Santis, l'ex leader della curva giallorossa che nel 2004 bloccò lo svolgimento del derby con la Lazio. L'accusa che grava al momento su di lui è di tentato omicidio: "L'esame dello stub eseguito è compatibile con materiale da sparo", ha rivelato la questura capitolina nonostante l'esito negativo del guanto di paraffina. E per la Procura l'impianto accusatorio è imperniato anche su diversi testimoni pronti a giurare che sia stato ‘Gastone' a impugnare la pistola.

Il lungo ricovero di Ciro Esposito, sottoposto a intervento chirurgico

Il proiettile calibro 7.65 gli ha trapassato il petto, forato il polmone e poi s'è conficcato nella colonna vertebrale. Da allora la sua vita è rimasta appesa a un filo: nelle scorse settimane la speranza che riuscisse a salvarsi era stata alimentata dall'esito positivo dell'intervento chirurgico praticatogli all'ospedale Gemelli, ma durante gli ultimi giorni la situazione s'era nuovamente aggravata. "Ha subito ancora un'operazione, gli è stato tagliato un pezzo di colon. E' in coma farmacologico, eppure sembrava si stesse riprendendo – aveva ammesso ancora la donna -, mi aveva anche detto di non piangere". Ma Ciro Esposito è finito sotto i ferri anche in questi giorni, quando i medici lo hanno portato in sala operatoria nel disperato tentativo di salvargli la vita: l'ultimo intervento al polmone, dopo la lobectomia superiore destra, non ha avuto effetti. Distrutta dal dolore, nelle ultime ore, la madre del ragazzo ha confessato: "Resto qui fino all'ultimo, non me ne vado". L'appello dello zio di Ciro Esposito. "Evitiamo assembramenti sotto casa di Ciro". A Scampia, quartiere di Napoli dove abita il ragazzo, non ci sarà il maxi-schermo inizialmente previsto in occasione della partita di Coppa del Mondo 2014, Italia-Uruguay (gara valida per la qualificazione agli ottavi di finale).

Sono quasi passati due mesi da quando Daniele De Santis (alias Gastone) fece fuoco contro i tifosi del Napoli. Con ansia e dolore s'invecchia in fretta di ore che passano, scandite anche dal via libera ricevuto dai magistrati per stare accanto al figlio in stato di fermo con l'accusa di rissa per quanto accaduto in quel drammatico pomeriggio capitolino. "A rianimare mio figlio era proprio Genny ‘a carogna", Gennaro De Tommaso l'ultrà – capo dei Mastiffs che all'Olimpico indossava la maglietta ‘Speziale libero', sottoposto a Daspo di 5 anni dalla Questura di Roma.

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