Ciro Esposito: “Mamma, mi credi che non c’entro niente?”
Ciro Esposito respira autonomamente. Il tifoso del Napoli ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma è ancora stordito, sta meglio e sembra finalmente fuori pericolo dopo aver rischiato la morte per essere rimasto ferito gravemente al torace durante gli scontri scoppiati prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. I ricordi sono ancora confusi, sfocati, frammentati, come brancolare nella nebbia: quel ‘maledetto' pomeriggio a Tor di Quinto riaffiora e porta con sé quel corredo accessorio di orrore per gli incidenti, la guerriglia e i colpi di pistola esplosi dall'ex capo ultrà giallorosso, Daniele De Santis (alias Gastone), che ha ferito 3 sostenitori partenopei e adesso è accusato di tentato omicidio. "Mamma, ma mi credi? Ci credi che non c'entro niente?". Farfuglia poche parole, alterna momenti di lucidità ad altri di assenza, quasi fosse sospeso nel limbo.
Perché mi vogliono arrestare? "E' un po' spaesato, si guarda intorno, per lui è un momento molto difficile. Vive stati d'allucinazione, ma è normale che accada", afferma sua madre, Antonella Leardi. "Ha continuato a ripetere che non ha fatto nulla di male e poi è scoppiato in lacrime. E ha ripetuto spesso, perché mi vogliono arrestare?".