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Cinque curiosità su Mlakar, il bomber dell’Est che fa impazzire la Viola

A 18 anni ed un precoce esordio in Serie A nella recente sconfitta di Palermo, Mlakar non solo rappresenta un prospetto interessante per la Fiorentina Primavera ma anche una possibile pietra angolare su cui costruire il prossimo futuro viola.
A cura di Salvatore Parente
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In principio era Srecko Katanec, poi Cimirotic e Handanovic, ieri Ilicic, Cesar, Andelkovic, Bacinovic e Kurtic. Oggi, a raccogliere l’ideale testimone e tentare di migliorare il retaggio di calciatori sloveni nel nostro campionato ci pensa il giovane viola Jan Mlakar. Attaccante classe ’98 tutto tecnica e velocità che, in poco tempo, vuole convincere tutti ed imporsi, dopo le attuali 16 reti stagionali con la Primavera fra campionato (ottavo nella classifica marcatori del girone A a quota 12 gol), coppa e Viareggio, anche fra i grandi di mister Sousa. Dal rocambolesco arrivo in Italia alle straordinarie doti dell’ex Domzale, ecco alcune curiosità sul goleador dell’est della giovane Viola di mister Federico Guidi.

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Mlakar, l’Italia nel destino dell’attaccante sloveno

Talento incredibile, senso del gol e una voglia matta di mettersi in mostra per convincere la Fiorentina a promuoverlo ben presto, e stabilmente (6 convocazioni finora), in prima squadra. Stiamo parlando di Jan Mlakar, giovane attaccante classe 1998. A 18 anni, in 22 presenze nel campionato Primavera con la maglia viola, ha già realizzato ben 12 marcature, mettendo a segno anche 4 assist. Un prospetto cresciuto in uno dei più antichi club della Slovenia, il Domzale, ed un destino che però poteva essere ben diverso da quello attuale. All’orizzonte, infatti, l’Italia è sempre sembrato il campionato più affine alle sue caratteristiche e, ancor prima che Jan potesse avvicinarsi alla Toscana, il numero 32 viola è stato ad un passo dal vestire la maglia giallorossa della Roma. Con il club capitolino, bravo a notare il suo talento prima di tutti ma non altrettanto a chiudere la trattativa in maniera definitiva. E così, non per ripiego, ma come seconda chance, il Bel Paese, nel suo destino, ha voluto riservargli la gioia di vestire un’altra prestigiosa maglia: quella del giglio.

La scheda tecnica del giovane Mlakar (transfermarkt.it)
La scheda tecnica del giovane Mlakar (transfermarkt.it)

Gioiello del Domzale: “Sarà la nostra cessione più remunerativa”

La brevissima e brillante carriera di Mlakar ha inizio però nel 2009, quando entra a far parte del settore giovanile del Domzale. Lì, in una “cantera” di tutto rispetto si forma e, già nel campionato under 15 sloveno, si mette in mostra con ben 32 reti per poi non sfigurare affatto con la rappresentativa under 17 (16 realizzazioni in 18 partite) la stagione successiva. Inoltre, diventa in poco tempo esponente di spicco delle varie nazionali giovanili (16 gol in 16 gare con U16 e U17) della sua Slovenia fino all’esordio (2 match giocati) nella compagine under 19 di Igor Benedejcic. Al momento del suo trasferimento in Italia nel luglio 2015 però, il suo Ds Matej Orazem quasi trionfante disse di lui: “È un autentico fenomeno e siamo convinti della sua forza e della sua bravura, come siamo convinti che seguirà le orme di grandi connazionali come Oblak, Jokic, HandanovicIlicic e tanti altri. L’accordo con la Fiorentina è sulla base di una cifra fissa con in aggiunta alcuni bonus che, se raggiunti, potrebbero far diventare la cessione di Mlakar la più remunerativa della storia del nostro club”. Insomma, niente male per un prodotto locale, a Km 0.

Le giocate collezionate da Mlakar nel suo esordio contro il Palermo (fourfourtwo.com)
Le giocate collezionate da Mlakar nel suo esordio contro il Palermo (fourfourtwo.com)

L’esordio in Serie A e la piena fiducia in lui di Sousa

Gol, prestazioni pazzesche e una continuità in campo, gara dopo gara, davvero impressionanti. Jan Mlakar, forte anche di una tenuta fisica davvero molto importante (183 cm) è riuscito, dall’inizio della stagione, a farsi notare anche dall’allenatore della prima squadra viola: Paulo Sousa. Coccolato, tenuto in bacino di carenaggio alle spalle dei Kalinic e dei Babacar eppure sempre considerato dal tecnico lusitano che, di recente, ha deciso di portarlo nuovamente in panchina con sé nella trasferta di Palermo per provare a capire se ci fossero stati o meno i presupposti per gettarlo nella mischia sul terreno di gioco del “Barbera”. Una eventualità che si è concretizzata al minuto ’74 con un bel regalo per Jan finalmente in grado, dopo aver provato il brivido di sedere sulla panchina della Fiorentina già diverse volte, di realizzare il sogno di poter giocare i suoi primi 20 minuti in Serie A, peraltro sfiorando il gol del pari.

I punti di forza del giovane Jan

Jan Mlakar è un centravanti moderno che ama muoversi molto, svariare su tutto il fronte offensivo e non concedere punti di riferimento agli avversari con, in più, una incredibile rapidità d’esecuzione oltre ad uno spiccato senso del gol. Negli ultimi sedici metri, infatti, il #32 è letale, grazie alla grande freddezza davanti al portiere avversario e alla capacità di calciare bene con entrambi i piedi. A ciò si aggiunge una buona velocità di base, che gli permette di sorprendere le difese avversarie soprattutto quando gioca sul filo del fuorigioco, ed una buona abilità nel dettare il passaggio.

Il rendimento di Mlakar in questa stagione agonistica (transfermarkt)
Il rendimento di Mlakar in questa stagione agonistica (transfermarkt)

Il “caro” esordio in Serie A

Come detto in precedenza, l’esordio in Serie A per lui è arrivato lo scorso 30 aprile quando Paulo Sousa ha deciso di buttarlo nella mischia a Palermo nel tentativo di rimontare il risultato. Si è trattata probabilmente dell’unica nota lieta all’interno di un pomeriggio nerissimo per la Viola. Tuttavia i 15 minuti abbondanti giocati dal giovane Mlakar, in virtù degli accordi stipulati con il Domzale, sono “costati cari” alla compagine toscana. Difatti, il club ha dovuto versare nelle casse della società slovena una cifra attorno ai 150.000 euro, che si aggiunge ai 450.000 già spesi per l’intero cartellino nel 2015. E i bonus non sono ancora finiti: un’altra quota dovrà essere infatti versata al raggiungimento delle 10 presenze in prima squadra.

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